Corinne Clery: «Ho scoperto tardi il potere femminile. E oggi ho più corteggiatori di tanti anni fa. I soldi? Venite a teatro...»

Corinne Clery: «Ho scoperto tardi il potere femminile. E oggi ho più corteggiatori di tanti anni fa. I soldi? Venite a teatro...»

di Simona Santanocita

Si sa, quando si tratta di denaro le cose si complicano. A raccontarlo con grande ironia Corinne Cléry, che nella commedia "I soldi no!" presso il Teatro Roma interpreta Rosa, una vedova e madre dall’appeal spumeggiante, che acquisita la notizia della vincita del figlio Riccardo (Enzo Casertano), al Superenalotto, proprio come la nuora, vuole beneficiare di quella fortuna immaginando per se una vita ricca di agi e di divertimento. A guastare la festa lo stesso figlio cinquantenne, che spaventato dal dover gestire la somma plurimilionaria decide di non riscuoterla, innescando una serie di gag dai toni briosi che lungo l’epilogo acquistano un originale tocco noir.

Com’e rappresentata la famiglia in questa commedia?

«E’ coesa e urlante di gioia alla notizia della vincita; ma quando Riccardo, mio figlio in scena, decide di non ritirare quel denaro; la famiglia del mulino bianco finisce, e diventa lo specchio della società di oggi, quella riportata anche dalle cronache, in cui i rapporti spesso nascondono interessi economici più che affettivi».

Il suo ruolo?

«Quello di una madre sopra le righe, una donna gioiosa che non si crea di certo problemi anagrafici e ci prova con tutti».

Da chi viene affiancata sul palco?

«Da attori strepitosi: Enzo Casertano (Riccardo), Maria Cristina Gionta nei panni di mia nuora e Roberto D'Alessandro, amico del cuore di mio figlio Riccardo».

Lei che rapporto ha con il denaro?

«Per me è soltanto un mezzo per essere indipendente. Posso con vivere con tanto; o con poco non importa. Ciò che importa invece è che il mio intento rimarrà sempre quello di essere una donna indipendente, proprio come lo sono sempre stata nella vita, al di là delle mie unioni; o dei periodi difficili che ho vissuto».

Cosa c’è di bello nell’essere indipendenti per lei?

«Che non devo nulla a nessuno, e che se ti devo mandare al diavolo sono libera di farlo.

Non ho mai avuto niente da nessuno, né da mio padre, né dai miei amori; o dai miei matrimoni».

Lei ha sempre spaziato molto artisticamente c'è qualcosa che vorrebbe fare che non ha ancora fatto?

«Sono una mamma bambina e una nonna giovane, e adorerei fare una fiction sulle nonne pazze, sebbene con la testa sulle spalle, di quelle che trasmettono leggerezza e allegria; ma al tempo stesso educazione e cultura alle ragazze».

Che tipo di nonna è?

«Sono una nonna molto presente. Ora per eventi del tutto fisiologici le mie nipoti fanno giustamente il loro percorso di vita; ma ci sono sempre per loro in qualsiasi momento, gli basta chiamarmi, e le raggiungerei anche dall’altra parte del mondo».

Com’era la sua di nonna?

«Una persona vivace e colta di cui ho un bellissimo ricordo. Lei mi ha insegnato tutto, e ogni anno mi regalava l’abbonamento alla Comédie Française per andare in teatro:quarta fila centrale, ogni giovedì pomeriggio».

Tanti corteggiatori: oggi è innamorata?

«Ho scoperto il potere femminile molto tardi. Sono single da tre anni e molto serena. Spesso mi si presentano più corteggiatori giovani. Al momento ho un corteggiatore più giovane e uno più maturo».

Quale predilige fra i due?

«Senz’altro quello più maturo: ‘lo sto a guardà’ come si dice a Roma».

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DOVE; COME, QUANDO

Teatro Roma

Via Umbertide, 3

Ingr. 25 euro

Info 06 7850626 - 06 7853169

Fino al 21 novembre


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Novembre 2021, 10:24
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