Lunedì nero, ieri, per migliaia di pazienti a caccia del medico e nelle prossime settimane sarà sempre peggio: quasi 2mila le persone che, nel pomeriggio, affollavano i pronto soccorso mentre i medici di famiglia erano bloccati negli studi tra visite e telefonate con richieste di medicine. Il farmaco più cercato? «Qualcosa contro la tosse». A scatenare quei colpi forti al petto, che lasciano senza fiato, sono stati il freddo, arrivato all’improvviso, e i virus che con lo sbalzo di temperatura la fanno da padroni.
«Siamo nel caos - spiega Pier Luigi Bartoletti, segretario provinciale della Fimmg Roma, la Federazione dei medici di medicina generale - e temo che il peggio debba ancora arrivare. Con la riapertura delle scuole i casi si moltiplicheranno, lo vediamo chiaramente tutti gli anni. Aspettiamo il picco influenzale per fine gennaio ma già vediamo molti casi. In calo quelli di covid ma crescono l’influenza e i virus parainfluenzali. Vediamo purtroppo anche tante polmoniti, tra anziani e adulti. Per capire se si tratta di polmonite è necessario ascoltare le spalle del paziente, bisogna quindi vederlo e siamo pieni di visite».
Se i medici sono subissati da richieste negli ambulatori, non va meglio nei pronto soccorsi di Roma che ieri a metà pomeriggio avevano circa 1700 pazienti in visita.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Gennaio 2024, 07:30
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