Roma, discarica al Colosseo: un tappeto di immondizia, e Colle Oppio sembra Malagrotta
di Simone Pierini
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Un'immagine che ha accompagnato la flotta di turisti che hanno scelto l'arrivo del tempo primaverile per farsi un giro nella Capitale. È la quarta volta che vengo a Roma e non l'ho mai vista così sporca, dice una donna in vacanza tra le vie della Città Eterna. «È una situazione che va avanti da mesi - denunciano gli operatori turistici - Colle Oppio viene lasciato a se stesso, è un ciclo continuo. Resta sporco per settimane, dopo diverse segnalazioni viene ripulito e poi abbandonato nuovamente al suo destino. I turisti vengono da noi e ci dicono che è questo schifo davanti al Colosseo».
Colle Oppio è uno dei meeting point per i turisti, un luogo strategico dove partire in un percorso tra la storia e le meraviglie della città. E la partenza avviene tra cassonetti che strabordano, bottiglie di vetro, cartacce e spazzatura di ogni tipo in terra nel verde che costeggia il monumento più famoso al mondo. I rifiuti si ammucchiano attorno a cestini troppo piccoli e troppo poco frequentemente svuotati per essere sufficienti. «Spesso capita che i turisti sgranino gli occhi vedendo questo degrado», racconta Matteo Ippoliti, guida turistica abilitata di Roma. «Per noi è fonte di imbarazzo - prosegue - soprattutto quando ci domandano del perché non passino a svuotare cestini palesemente pieni e traboccanti. L'altro giorno dei miei clienti americani si sono fermati nel Foro Romano a raccogliere delle cartacce gettate a terra accanto alla tomba di Giulio Cesare». «Il parco del Colle Oppio - spiega ancora Matteo Ippoliti - è una terra di nessuno, dove fatti di cronaca nera si sono alternati ad episodici proclami, ma dove di fatto imperano senzatetto e venditori abusivi che hanno fatto dei cespugli il loro deposito commerciale».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Aprile 2019, 10:06
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