Si è sperato fino alla fine, ma la giovane leonessa Aasha non ce l'ha fatta e si è spenta al Bioparco di Roma, assistita dal veterinario dott. Klaus Friedrich, dal curatore generale Yitzhak Yadid e dal personale dello staff che stavano seguendo con apprensione lo sviluppo di un male di origine probabilmente genetica.
A darne notizia la fondazione Bioparco di Roma. «Una rara patologia dovuta ad una malformazione alla base del cranio che impedisce la comunicazione fra il cervelletto e il midollo spinale, schiacciandolo - si legge in una nota -. Un difetto congenito purtroppo diffuso fra i leoni asiatici di tutto il mondo, probabilmente associato alla forte consanguineità esistente in questa popolazione, ridotta dagli uomini quasi all'estinzione.
Dopo una serie di consulti e lavorando di concerto con il gruppo di ricerca internazionale tra Israele e Stati Uniti, alle prese con la stessa problematica, alcuni giorni fa Aasha, nata con la sorella gemella Naisha al Bioparco nella primavera scorsa, è stata sottoposta a risonanza magnetica e ad una tac presso una clinica specializzata, a cui è seguita una terapia intensiva per alleviare i sintomi. Nelle ultime 24 ore si è poi assistito ad un rapidissimo peggioramento».
Anche Naisha purtroppo mostra gli stessi sintomi della sorella ed è sotto stretta sorveglianza; già domani sarà sottoposta ad un tac di controllo - continua il Bioparco di Roma -.
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Febbraio 2021, 19:05
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