Ieri alle 9.15 un altro incendio ha divorato un “jumbo bus” Atac, in viale Oxford, davanti al Policlinico di Tor Vergata. Prima il fumo dal vano motore poi le fiamme che, in pochi minuti, hanno completamente distrutto il mezzo pubblico. Le lingue di fuoco hanno carbonizzato anche alcune auto parcheggiate vicino al bus.
Terrore tra i passeggeri a bordo, che sono riusciti a scendere in strada prima che accadesse il peggio: nessuno è rimasto ferito o intossicato dal fumo nero. In pochi minuti i Vigili del fuoco sono riusciti a domare l’incendio, ma ci sono volute diverse ore prima di ripristinare la circolazione in zona, con il traffico andato in tilt. La situazione è stata tenuta sotto controllo dalle pattuglie della Polizia, dei Carabinieri e della Municipale, che hanno messo in sicurezza il perimetro interessato dalle fiamme deviando le auto. Ancora poco chiare le cause del rogo ma si ipotizza un corto circuito.
IL BILANCIO.
ROGO IN DEPOSITO Ma ci sono anche stati episodi “spettacolari”. Ad ottobre scorso, infatti, nel deposito Atac del Prenestino andarono in fumo 30 mezzi per colpa di un rogo dalle cause ancora imprecisate su cui sono in corso le indagini.
INCHIESTE. Sono tre i fascicoli aperti dalla Procura di Roma per far luce sui troppi episodi. Gli inquirenti sono convinti che almeno una ventina di incendi siano di matrice dolosa. Tra le contestazioni che la Procura ha consegnato ad alcuni indagati, figura anche quella di aver rimesso in circolazione mezzi che avevano già avuto problemi tecnici. Quindi poco sicuri.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Dicembre 2021, 08:40
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