Roma, giungla di cartelli in centro per deviare i flussi dei turisti

Roma, giungla di cartelli in centro per deviare i flussi dei turisti

di Cristina Montagnaro
«Dove è Fontana di Trevi?». È la domanda più gettonata da piazza Barberini a largo Chigi. Una sorta di mantra che i turisti ripetono come un disco rotto in cerca di qualcuno che sappia indicare loro la strada corretta. Tutti i giorni. Di mattina come di notte. 
Così ieri, argentini, spagnoli, giapponesi, una scolaresca di ragazzi stranieri erano tutti in coda verso via Sistina, credendo che sia la strada giusta per ammirare la fontana del Settecento famosa in tutto il mondo. Tutti impazziti? Macché: erano tutti vittime di una brutta abitudine che si ripete nel cuore di Roma.
In in Piazza Barberini, all’angolo con via del Tritone, c’è infatti un cartello stradale che indica che Fontana di Trevi sia in direzione di Trinità de’ Monti. Un errore del Comune? No, è stato semplicemente girato a mestiere da alcuni negozianti senza scrupoli per portare migliaia di turisti ogni giorno nella direzione del proprio punto vendita. Ed ecco che magicamente Fontana di Trevi si trova verso Via Sistina, e il Pincio verso via del Tritone.
«Non capisco in che direzione dobbiamo andare, noi siamo qui - e indica la cartina- ma il segnale stradale manda a sinistra in tutt’altra direzione» è la confusione che assale la coppia di fidanzati russi in vacanza a Roma. Un ragazzo che lavora nel negozio di abbigliamento lì vicino, conferma: «I turisti si fermano a leggere i cartelli e improvvisamente vanno nella direzione opposta. È una guerra del commercio, le comitive in cerca dei monumenti sono bancomat che camminano. Comprano souvenir, acquistano bevande o panini. Un piatto ghiotto per chi è senza scrupoli e cerca di far soldi. Così il Comune la notte sistema le indicazioni e all’alba sono di nuovo girate ad arte».
Ma c’è di più. Gli stranieri fortunati che, nonostante il cartello ingannevole, dopo aver aspettato sotto il sole il semaforo diventare verde, dribblando i pullman, le auto in doppia fila, gli scooter e il traffico congestionato di via del Tritone, arrivano a via dei Maroniti, ad un passo dalla tanta desiderata Fontana di Trevi, si trovano davanti cartelli fai da te, alcuni scritti a mano su panelli di legno, altri sotto la segnaletica di divieto di accesso e altri ancora attaccati al muro di palazzi antichi.
«Cartelli stradali ingannevoli e storti, piegati e ruotati sono una brutta immagine di degrado, inciviltà e che dimostra che il centro è in preda all’abbandono. Prima alcuni mettevano dei cartelli posticci di carta e avveniva una sorta di battaglia quotidiana per spostare i flussi di gente. Ora c’è anche chi ha creato dei murales con le indicazioni, in modo tale da fregare la concorrenza», commenta Luciana, una residente del centro storico. 
Un vero e proprio percorso ad ostacoli per arrivare ad ammirare una delle fontane più belle di tutto il mondo, presidiata 24 ore su 24 dai vigili, richiama milioni di turisti che scattano selfie, foto e compiono il tradizionale lancio della moneta, le quali diventano proprietà di Roma Capitale e sono destinate a scopi benefici.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Luglio 2018, 12:51
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