Castelli romani, nuovi focolai nelle residenze per anziani. Cordone sanitario a Rocca di Papa fino al 28 aprile

Castelli romani, nuovi focolai nelle residenze per anziani. Cordone sanitario a Rocca di Papa fino al 28 aprile

di Simone Pierini
Sono le Rsa, le cosiddette case di cura per anziani, a preoccupare. L’andamento dell’emergenza nel Lazio dipende infatti dai nuovi focolai. Situazioni che sembrano possano essere circoscritte vista l’esperienza maturata, tuttavia fanno aumentare i numeri. 
Su 143 nuovi casi positivi al Covid-19 in regione ben 95 provengono da queste strutture. Dopo i casi di Rieti e Neroli ora è la provincia ad essere sotto la lente d’ingrandimento con i cluster della Rsa San Raffaele di Rocca di Papa, con oltre 60 casi in un giorno, di Fiano Romano e Campagnano, che insieme ne contano una trentina. 
Nel pomeriggio di ieri è stata firmata l’ordinanza che impone con decorrenza immediata ulteriori misure di contenimento circa la struttura sanitaria San Raffaele nel comune di Rocca di Papa. Disposte misure che prevedono fino al 28 aprile un cordone sanitario intorno alla struttura con divieto di accesso all’area interdetta salvo che da parte di fornitori e operatori che devono rispettare perentoriamente alcune indicazioni: accessi “contati” e controllo giornaliero del personale mediante termoscanner e saturimetro». 
Sempre ieri sono morte otto persone: cinque uomini e tre donne di età compresa tra i 75 e i 96 anni, ad eccezione di un uomo di 58 anni. Tutte presentavano patologie pregresse. Un’altra persona è morta a Latina mentre altre cinque a Roma. Il totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza è arrivato a 300. Dai numeri del Campidoglio emerge però come il virus non abbia ancora inciso sulla quantità di decessi nella Capitale, almeno nel mese di marzo. Le persone che hanno perso la vita quest’anno, indipendentemente dall’aver contratto il coronavirus, sono in linea con gli anni scorsi. Nel 2020 le vittime sono state 2.752, nel 2019 il dato è di 2.732 e nel 2018 è di 2.783. Poco meno nel 2017 quando a morire furono 2.569 persone. Una tendenza che resta stabile andando ancora più a ritroso nel passato. 
Nel frattempo resta stabile la situazione delle terapie intensive in regione, scese di un posto letto rispetto a lunedì, mentre è risalito il numero di pazienti ricoverati con sintomi (30 in più). 
In totale le persone attualmente malate hanno superato quota 4 mila, i guariti sono 789.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Aprile 2020, 08:56
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