Non solo caro bollette, la Caritas lancia l'allarme: troppe famiglie sul lastrico, spesso non hanno neppure il cibo

Non solo caro bollette, la Caritas lancia l'allarme: troppe famiglie sul lastrico, spesso non hanno neppure il cibo

di Lorena Loiacono

Non sempre si riesce - ogni giorno - a portare in tavola la pasta, il riso o il pane. Anzi. E c’è chi, per tentare nell’impresa disperata di limitare i costi, è tornato addirittura all’uso della bombola a gas per cucinare quello che arriva in casa. 
La crisi morde, eccome. Per questo sempre più persone, a Roma, si rivolgono alla Caritas perché non ce la fanno più. Forse non sapendo che anche le parrocchie, ormai in affanno anche loro, si rivolgono ai fedeli più fortunati per sopravvivere: «Sono in crisi anche le offerte dei fedeli: continuate a donare quello che potete», è l’appello dei parroci. 


L’allarme delle chiese del territorio racconta di una richiesta sempre maggiore di pacchi alimentari nei quartieri di Roma, per riuscire a portare in tavola almeno il necessario. Ma non si chiede solo per sfamarsi: sono sempre di più quelli che chiedono anche i soldi per pagare le bollette, almeno in parte, tanto che la Caritas ha lanciato la “bolletta sospesa” per sostenere chi rischia di farsi staccare luce o gas. 
«Solo da noi le richieste di aiuto sono aumentate dell’8-10%- spiega don Antonio Pompili, che guida San Martino I Papa in zona San Giovanni ed è presidente della Caritas parrocchiale -. E nelle prossime settimane cresceranno ancora.

Ma c’è tanta vergogna, le persone che chiedono aiuto lo fanno con un forte imbarazzo e si capisce che non sono abituati a farlo». 


Sono i cosiddetti “nuovi poveri”. C’è chi ha perso il lavoro «ma spesso si tratta semplicemente di padri di famiglia che non riescono a pagare le bollette. Tanti stanno utilizzando la bombola del gas per scaldarsi, per risparmiare controllando i costi. Parliamo di zone di Roma città come San Giovanni, dove le bombole non servirebbero affatto. Purtroppo anche le risorse delle parrocchie stanno finendo: c’è stato un calo di offerte del 30% e i nostri fondi arrivano solo dalle donazioni dei fedeli. Per questo facciamo appello a tutti: chi può, deve donare. È il momento della solidarietà, non dell’egoismo: ce ne è davvero tanto bisogno. Bisogna risparmiare su tutto ma non sulla carità, perché altrimenti ci perdiamo tutti». 
Le offerte nelle parrocchie hanno iniziato a diminuire nel 2008, con la prima grande crisi economica, poi sono andate avanti così. Nel periodo piu duro della pandemia, la Caritas è stata fondamentale per tante famiglie romane cadute in crisi temporanea. Sembrava che tutto fosse alle spalle, invece l’emergenza picchia duro. Senza pietà. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Ottobre 2022, 23:34
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