Roma, carabiniere aggredito da una cinquantina di ultrà dopo Lazio-Eintracht costretto a tirare fuori la pistola
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Il carabiniere, che si trovava di pattuglia nella zona, stava coprendo due colleghi intenti a soccorrere sul marciapiede un tifoso tedesco, che era appena stato aggredito e ferito da ultrà della Lazio. Il militare ha provato a evitare che i tifosi laziali, pronti a dare la caccia ai rivali tedeschi, seminassero ulteriormente il panico in una zona diventata ostaggio della follia e della violenza, con studenti fuorisede e turisti costretti a ripararsi all'interno dei locali. Molti degli ultrà biancocelesti erano armati con spranghe e bastoni e, quando si imbattono nel militare, non ci pensano due volte ad aggredirlo.
Verso il carabiniere, costretto a indietreggiare, vengono lanciati oggetti di ogni sorta: sassi, bastoni, una bottiglia che lo raggiunge e lo ferisce al volto, addirittura alcuni piccoli cassonetti della raccolta differenziata. Il carabiniere, nel tentativo di tenere a distanza gli ultrà, decide quindi di impugnare la pistola, ma resta vittima del lancio di oggetti e di insulti di ogni tipo. «Infame, pezzo di m...», gridano gli aggressori, che costringono il militare alla fuga.
Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Dicembre 2018, 13:38
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