Michelle Causo uccisa con sei coltellate dopo l'ultima lite. Arrestato l'amico trapper

I testimoni: «Il carrello della spesa gocciolava sangue, lui ha detto: è pesce»

Michelle Causo uccisa con sei coltellate dopo l'ultima lite. Arrestato l'amico trapper

di Emilio Orlando

Omicidio con occultamento di cadavere. Dopo un lungo interrogatorio notturno negli uffici della sezione omicidi della squadra mobile, Oliver D.S., 17 anni, cingalese di origine ma naturalizzato italiano, è stato rinchiuso nel carcere minorile di Casal Del Marmo, dove lunedì verrà interrogato dal giudice per indagini preliminari del tribunale per i minorenni. Quando lo hanno fermato, mercoledì sera, aveva ai piedi le scarpe ancora sporche di sangue: il sangue colato anche dal carrello della spesa dove il ragazzo, in un orribile tentativo di sbarazzarsi del corpo, aveva messo il cadavere di Michelle.

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Uccisa con sei coltellate

Prima dell’accoltellamento mortale, Michelle Maria Causo aveva litigato con il suo assassino e avrebbe provato anche a difendersi dai sei fendenti mortali che gli sono stati sferrati con un coltellaccio da cucina. Il movente, secondo chi indaga, è ancora poco chiaro, ma non si esclude che la ragazza possa aver rifiutato qualche avances del suo coetaneo. Circostanza questa confermata anche dai genitori della vittima, che hanno descritto la figlia come innamorata del suo fidanzato, che viveva nella parte opposta di Roma.

 

La lite

Prima dell’omicidio, secondo i vicini ci sarebbe stato fra i due un violento litigio.

Quando la polizia ha perquisito l’appartamento al secondo piano di via Dusmet 25, hanno trovato schizzi di sangue ovunque, il mobilio a soqquadro, soprammobili e suppellettili sparse a terra. L’arco temporale tra il delitto e il ritrovamento del cadavere è brevissimo: dalle coltellate che hanno spezzato la vita di Michelle al trasporto e all’abbandono del suo corpo nel carrello della spesa accanto ai cassonetti sono passate due ore. Alcuni condomini hanno visto l’assassino trascinare il carrello con dentro un fagotto coperto da una coperta e da un sacco.

I testimoni

«Ho incontrato il ragazzo con un sacco nero davanti al portone del palazzo. Io dovevo passare con il passeggino ma non riuscivo, così lui si è proposto per aiutarmi. Io gli ho detto di no, ma lui era molto agitato. Ricordo che l’estremità della busta era aperta, come strappata e uscivano tutti i vestiti, non lo scorderò mai» ha raccontato una testimone che ha visto il diciassettenne uscire dal palazzo spingendo il carrello.

Il baby killer

Quando il diciassettenne, conosciuto nel quartiere come un trapper, dal carattere violento con la passione per il satanismo e vicino al mondo della droga, che postava sui social insieme a rotoli di banconote da cinquanta euro, si è disfatto del corpo di Michelle davanti ai cassonetti della spazzatura, ha detto alla titolare della panetteria che dista pochi metri da dove lo aveva lasciato, di non toccarlo perché c’erano degli scarti di pesce.

Nella serata di ieri nei gruppi del quartiere di Primavalle, hanno cominciato a girare post di gruppi neofascisti che annunciavano ronde e manifestazioni contro gli immigrati e gli stranieri della zona.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Giugno 2023, 08:15
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