Lei ha cantato con delle leggende. Il suo ricordo più bello?
«Quando Michael Jackson, ospite con Prince, in un concerto di James Brown, venne verso di me, finito di cantare, dicendo “Amo la tua voce, suona cooooosì bene”. E io ho pensato “Non c’è nessuno che possa farci una foto?!”»
Sta vivendo una seconda vita professionale, come affronta il pubblico ora?
«Sono consapevole di essere stata benedetta per aver lavorato con una icona per oltre trent’anni, e poi per altri sedici anni con Maceo Parker. Questa è davvero una seconda opportunità. Mi sento piena di gratitudine proprio perché ho il tempo di condividere la mia musica con il mio pubblico. Una vera fortuna».
«Con Tony Match, il direttore musicale e il resto di The Soul Cookers. Avevamo una scelta vastissima, naturalmente, ma abbiamo optato per quelle che crediamo potranno piacere di più al pubblico»
Impressioni o ricordi che riguardano l’Italia o Roma?
«Penso che gli italiani abbiano il ritmo nel sangue come gli afroamericani. È una cosa meravigliosa. E Roma è una dei posti che preferisco al mondo».
Progetti?
«Il nuovo album che uscirà il 17 novembre. L’ho inciso con la band funk giapoponese Osaka Monaurail. È intitolato A Tribute to My Soul Sister. Sono anche una pittrice e sto lavorando ad un mio progetto d’arte per il museo della Storia Afroamericana di Richmond. E l’anno prossimo con The Soul Cookers registreremo un album di Natale»
Martha High e The Soul Cookers live l'11/11 alle 22,30 all’Elegance Café, via F. Carletti 5, Roma ingr. 30 euro
(con prima consumazione) infoline 0657284458
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Novembre 2017, 23:45
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