Scontrino omofobo, il ristorante resta chiuso: «Abbiamo ricevuto insulti e minacce da tutti»

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Insulti e minacce da più parti e il ristorante, divenuto tristemente famoso per il comportamento omofobo di un cameriere, poi licenziato, decide di restare chiuso. Il caso che ha coinvolto la Locanda Rigatoni, a Roma, ha avuto delle conseguenze che forse nessuno poteva immaginare. La direzione del ristorante, infatti, ha annunciato: «Ieri è stato un susseguirsi di telefonate violente e volgari e non poche minacce di morte e di danni al locale, che pertanto oggi resterà chiuso. Per non parlare della violenza sui social».

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Tutto era cominciato quando una coppia di gay, al momento di ricevere il conto, aveva notato sullo scontrino l'insulto omofobo. La vicenda, diffusa sui media, ha scatenato insulti e minacce ai proprietari del ristorante, mentre il Campidoglio aveva annunciato anche delle verifiche.

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Il responsabile del caso di omofobia è stato prontamente allontanato, ma la situazione non è migliorata. Anche perché, come spiegano i gestori del ristorante: «Stamattina ci siamo ritrovati uno striscione omofobo e razzista di Forza Nuova di fronte il nostro locale, che è stato poi rimosso da noi stessi. La vicenda dello scontrino ci offende come imprenditori, come lavoratori e come cittadini. Le conseguenze di un atto inqualificabile di una persona che è stata prontamente allontanata, stanno coinvolgendo le famiglie nostre e dei nostri lavoratori. Rinnoviamo la nostre scuse alla coppia coinvolta in questa spiacevolissima vicenda e la richiesta di un confronto e di un percorso condiviso con la comunità LGBT, in modo tale che episodi vergognosi come quello capitato non possano e non debbano più ripetersi».
Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Luglio 2018, 13:52
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