Le Formiche spensierate e solidali di Fabio Vettori in mostra a Roma
di Emiliana Costa
«Ho iniziato a disegnare fin da piccolo – spiega Vettori –. E quando ho terminato le Medie, nelle mie illustrazioni sono apparse le prime formiche. Avrei voluto frequentare l’istituto d’arte, ma fui dirottato sulla scuola per geometri. È lì che ‘ho conosciuto’ la penna a china, così precisa per le mie minuscole immagini. Penna che utilizzo tuttora». Poi la grande opportunità nel 1982. «A 24 anni – continua – ho vinto un concorso grafico locale e ho realizzato la mia prima mostra. Fu un successo e un amico tipografo mi consigliò di provare a stampare le mie opere, rendendole così accessibili a tutti».
Nei suoi disegni Vettori - che per la Rai ha reso le formiche un cartoon - rappresenta gli insetti neri alle prese con la vita quotidiana. «Le mie formiche lavorano, ma si divertono anche. Visti dall’alto anche noi umani sembriamo delle formiche, sempre di corsa. E il cambio di prospettiva ci aiuta a prenderci meno sul serio». Della stessa idea, la proprietaria dell’Ecrù-Art Gallery & Rawfood, Katia Montoneri: «La spensieratezza delle formiche di Vettori si sposa a pieno con il concept della nostra galleria».
Insomma, la mostra è una sorta di “invasione” dei piccoli insetti neri che ci ricordano l’importanza delle relazioni umane. «Le formiche – conclude Vettori – operano sempre insieme, senza filtri social. I rapporti vanno alimentati».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Novembre 2018, 11:30
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