La sorella di Stefano Cucchi prosegue. «Ora rappresentano lo Stato perché così si è voluto.
Li inviteremo ad un pubblico dibattito che sicuramente non accetteranno mai. Perché sono troppo importanti e non si abbasseranno a questo e perché è più comodo offendere ed infangare gli ultimi che non si possono difendere dal palco delle conferenze stampa o dei social ma sempre evitando di confrontarsi con loro. Prima gli italiani e poi i Cucchi gli Aldrovandi ecc. ecc. Prima gli italiani che la pensano come loro e poi gli altri. Siamo tutti danni collaterali ed i diritti umani sono solo uno scomodo optional. I diritti umani sono il problema. Non la corruzione. Non la criminalità organizzata. Che dici Stè andiamo a fare un salto al Ministero per parlare con loro? Ti porto con la mia maglietta perché tu non ci sei più ed è solo colpa tua. Ma perché ti sei fatto pestare fino alla morte?? Mah...».
Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Giugno 2018, 09:45
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