Era svanito nel nulla dalla fine di marzo. Poche ore dopo la scomparsa, i familiari avevano fatto la denuncia alla polizia e avevano diramato diversi appelli per tentare di ritrovarlo. Ma la vicenda del ventinovenne Niccolò Del Buono si è conclusa tragicamente ieri mattina, prima delle nove, quando dalle acque del Tevere, all’altezza di via Angelo Vescovali, è affiorato il suo corpo.
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Suicidio o mistero?
Un suicido o una vicenda avvolta nel mistero, ancora tutta da chiarire? Sono domande alle quali solo l’autopsia darà una risposta. Niccolò era nato a Genova, ma risiedeva a Roma nella zona di Boccea.
Mancano però ancora i riscontri oggettivi, come la localizzazione del telefono cellulare, per poter collocarlo sulla scena del presunto suicidio. Nell’agosto del 2004, un altro giallo: a poca distanza da dove è stato ripescato il corpo senza vita di Niccolò, venne ritrovato il cadavere di una studentessa tedesca di nome Vera Heinzl. Per la morte della ventenne, che inizialmente apparve come un suicidio, vennero indagati tre magrebini.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Aprile 2023, 10:44
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