Blitz al Quarticciolo, caccia ai pusher strada per strada

Operazione in una delle principali piazze di spaccio, sequestri e fermi

Video

di Emilio Orlando

Il blitz è scattato alle 15 in punto. I clan che controllano il narcotraffico in quello che era una volta il quartiere del “Gobbo” del Quarticciolo, al secolo Giuseppe Albano, hanno subito un duro colpo. Dopo i danneggiamenti che i narcos della zona hanno messo a segno nelle cabine elettriche e telefoniche, perché da li si sentivano spiati e intercettati, lo Stato ha ristabilito il controllo.

Cento poliziotti, carabinieri, finanzieri agenti della municipale con le squadre antidegrado dell’Ama e dell’Acea sono entrati tra i lotti della zona di edilizia pubblica per ripristinare la legalità. In una delle piazze di spaccio di droga più grandi della Capitale, a ridosso della Palmiro Togliatti, è “sbarcato“ il modello di contrasto alla criminalità voluto dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi e condiviso dal prefetto di Roma Lamberto Giannini, dal questore e dai comandanti provinciali di carabinieri e finanza.

 

Le dosi di droga erano nascoste tra le siepi e nelle macchine abbandonate.

I pusher e le vedette, solitamente armate di coltelli e tirapugni, che al soldo delle famiglie Pace, De Vito e Cori avvertono in caso di visite delle forze dell’ordine, sono state disarmate dall’intervento dei reparti antisommossa. I controlli a tappeto, supervisionati dall’alto da due elicotteri della polizia e dei carabinieri, hanno riguardato centinaia di pregiudicati agli arresti domiciliari, nelle cui abitazioni sono state effettuate perquisizioni con i cani antidroga.

Durante l’operazione anticrimine, gestita dal distretto di polizia del Prenestino diretto dal primo dirigente Marco Germani e dalla dirigente del distretto di San Basilio Isea Ambroselli, sono stati controllati anche negozi, bar, pasticcerie e locali dagli ispettori della servizio d’igiene pubblica della Asl. Molti sono stati sanzionati per gravi carenze igieniche. Mentre polizia e carabinieri con i finanzieri battevano palmo a palmo ogni angolo del quadrilatero di case popolari, le squadre della nettezza urbana ripulivano dall’immondizia il dedalo di strade del quartiere, i tecnici Acea ripristinavano l’illuminazione pubblica danneggiata dalla criminalità, che l’aveva messa fuori uso per garantirsi impunità.

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Luglio 2023, 07:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA