Stilista trovata morta impiccata, il pm: «Fu femminicidio, Francesca Benusiglio uccisa dall'ex»

Il ricorso presentato in procura contro la condanna in primo grado a Marco Venturi

Stilista trovata morta impiccata, il pm: «Fu femminicidio, Francesca Benusiglio uccisa dall'ex»

di Greta Posca

Tutte le prove dimostrano che «Marco Venturi» non fu il «responsabile involontario della morte di Carlotta Benusiglio», ma «l'artefice del suo omicidio».
È la sintesi del ricorso che la procura ha presentato contro la condanna in primo grado a sei anni per l'ex fidanzato ritenuto colpevole di «morte come conseguenza di altro reato» per la 37enne trovata senza vita in piazza Napoli il 31 maggio del 2016. Non un suicidio, ma il culmine di un comportamento che ha visto Carlotta subire «per circa due anni» la condotta «persecutoria, violenta, offensiva, umiliante, ossessiva e molesta» di Venturi.

Le prove dell'omicidio

 

Secondo il magistrato Francesca Crupi le prove medico legali concordano sul fatto che Carlotta sia morta per «un meccanismo fisiopatologico (asfissia meccanica per compressione del collo) analogo sia allo strangolamento omicidiario, con successiva sospensione del corpo, sia a un originario impiccamento autoinferto». Inoltre, è «evidente come, nel percorso motivazionale della sentenza, vi sia stata una tendenza a svolgere valutazioni travisate o minimizzanti degli elementi a carico del Venturi» a partire da quanto registrato dalle telecamere che fermano l'orario esatto della morte. «La rapidità con cui si sono svolte le manovre che hanno portato all'impiccamento e al decesso (un minuto circa)» risultano «maggiormente compatibili con una dinamica omicidiaria che non con quella suicidaria».

Le contraddizioni di Venturi


Non solo.

Per la pubblica accusa è una prova anche il fatto che Venturi «abbia cambiato più volte versione»; così come il «contraddirsi» sul luogo dove l'ha lasciata la sera della morte è «un macigno» sulla testa dell'indagato. Per il pm sussistono «tutti gli elementi per poter inquadrare la morte di Benusiglio nell'ambito del cosiddetto femminicidio».

Il ricorso


Anche la difesa di Marco Venturi ha fatto ricorso. Ma per chiederne l'assoluzione. Infatti bolla come «inaccettabile» la ricostruzione della procura «operata sulla visione di un filmato di scarsa qualità, di totale arbitrarietà con inserti suggestivi di atteggiamenti e di fatti che sarebbero stati posti in essere dai due protagonisti, che lascia veramente perplessi». Gli avvocati Veronica Rasoli e Andrea Belotti contestano «il pregiudizio» di voler attribuire a ogni costo responsabilità a Venturi.


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Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Febbraio 2023, 08:52
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