Sala: "Le Olimpiadi invernali lasceranno una ricca eredità a Milano"

Il sindaco Sala: «Le Olimpiadi invernali lasceranno una ricca eredità a Milano»

di Simona Romanò
«Un grande palazzetto dello sport a Santa Giulia e il Villaggio Olimpico nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana potrebbero essere le due grandi eredità dell’Olimpiade invernale 2026». Parola del sindaco Giuseppe Sala all’indomani della presentazione del dossier di candidatura. Milano si cala nella missione “cinque cerchi”. «Abbiamo buone possibilità di spuntarla, perché siamo compatti politicamente, così come è stato per Expo», ha ripetuto il primo cittadino. «Milano ha dimostrato di saper gestire bene gli eventi e in questo momento la reputazione internazionale della nostra metropoli è veramente molto forte».

Le ipotesi sono tre Villaggi Olimpici (Milano Scalo Romana per tutti gli sport su ghiaccio, per lo sci Sondalo in Valtellina, per il bob e il trampolino Sankt Moritz in Svizzera), quattro fan zone con maxischermi per il ritrovo dei tifosi e piazza Duomo per le premiazioni.
Nel dossier c’è anche la prospettiva di nuove strutture: «Se a Milano dovessero rimanere tutte le gare del ghiaccio un solo palazzetto non basterebbe - ha proseguito il sindaco - per cui stiamo valutando anche un paio di altri siti secondari». Si ipotizzano il Palalido per l’hockey, il Palasharp rimesso a nuovo, il Forum per il pattinaggio, una tensostruttura al Portello e infine il nuovo palazzetto a Santa Giulia. Intanto ieri l’incontro a Palazzo Lombardia fra il presidente del Coni Giovanni Malagò, il sindaco Sala e il presidente lombardo Attilio Fontana sul dossier Milano. Il capo dello sport italiano non si è sbilanciato sulla qualità dei dossier presentati: «Ognuna delle candidature ha punti di forza e di debolezza, sicuramente per Milano l’esperienza dell’Expo rappresenta, in termini organizzativi, un punto a favore». La decisione del Coni arriverà il 10 luglio.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Luglio 2018, 06:00
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