Rsa, focus della Procura sui funzionari regionali. Ricostruire la catena delle decisioni, da oggi tocca ai familiari

Rsa, focus della Procura sui funzionari regionali. Ricostruire la catena delle decisioni, da oggi tocca ai familiari

di Greta Posca
Risalire alle decisioni e delle responsabilità, le disposizioni, le inadempienze.
Per ricostruire la «catena» di disposizioni e comunicazioni tra Regione, Ats (ex Asl) e case di riposo, investigatori e inquirenti milanesi, che indagano sulle morti nelle Rsa, hanno sentito nei giorni scorsi anche funzionari dell'amministrazione regionale e dell'Agenzia di tutela della salute come testimoni. Lo si è appreso nell'ambito delle attività della Guardia di finanza e della squadra di polizia giudiziaria, coordinate dal dipartimento guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano, che ha aperto oltre 20 inchieste per epidemia e omicidio colposi sulle residenze milanesi, tra cui lo storico Pio Albergo Trivulzio, in cui è indagato il direttore generale Giuseppe Calicchio e dove si sono verificati circa duecento decessi.
È uno sviluppo logico in un contesto di accertamenti ampi e complessi. Le testimonianze dei funzionari sono state raccolte la scorsa settimana, quando sono stati ascoltati a «sommarie informazioni testimoniali» pure alcuni familiari di vittime e operatori sanitari, anche del Trivulzio, che si sono presentati spontaneamente per le audizioni. Già nelle scorse settimane dipendenti e familiari dei ricoverati nelle residente d'altra parte avevano parlato della carenza di mascherine nelle prime settimane dell'emergenza e di «minacce, quando le usavamo».
Da oggi proseguiranno in modo sistematico le audizioni di testimoni, in particolare parenti e operatori, con le convocazioni negli uffici della polizia giudiziaria. Per consentire che le deposizioni avvengano in sicurezza, sono state allestite speciali postazioni con divisori di plexiglass.
Gli investigatori, nel frattempo, stanno analizzando l'enorme mole di documenti, tra cui centinaia di cartelle cliniche, raccolti durante le perquisizioni nelle strutture e nel corso delle acquisizioni negli uffici dell'Ats e della Regione. Già nei giorni scorsi, tra l'altro, era emerso che, nei filoni di inchiesta aperti dalla Procura di Bergamo sulle morti nelle case di riposo e sulla mancata chiusura dell'ospedale di Alzano, era stato ascoltato come teste anche il dg Welfare della Lombardia Luigi Cajazzo. Al centro delle indagini milanesi ci sono, invece, le direttive sull'uso dei dispositivi di protezione, la mancanza di mascherine nelle prime fasi dell'epidemia, i capitoli dei tamponi non effettuati e degli ingressi dei parenti proseguiti fino ai primi giorni di marzo. E ancora il trasferimento dei pazienti covid dagli ospedali nelle Rsa, in base alla delibera regionale dell'8 marzo, la presunta «commistione» tra degenti e anziani, ma anche le mancate ospedalizzazioni di malati che venivano curati nelle strutture e non trasferiti nei pronto soccorso, a seguito di una delibera del 30 marzo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Maggio 2020, 09:03
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