Via della Spiga, il Covid abbassa le saracinesche delle boutique del lusso. Nel Quadrilatero i visitatori scesi del 57%

Via della Spiga, il Covid abbassa le saracinesche delle vie del lusso. Nel Quadrilatero visitatori scesi del 57%

di Giovanni Migone

«Sono trent’anni che lavoro qui in via della Spiga. Non ho mai visto una cosa del genere». Il leit motiv si ripete a mano a mano che si passano in rassegna le vetrine di questa stretta strada che da corso Venezia sbuca in via Manzoni: il cuore del Quadrilatero della moda milanese, il centro del lusso mondiale. La paura dei contagi ha colpito tutto il commercio, la moda in particolare, ma ha messo in ginocchio lo shopping a cinque stelle, quello che parla straniero. Il calo, quasi un azzeramento, dei turisti dall’estero in via Spiga ha colpito in maniera drammatica. Arabi, cinesi, russi sono spariti dalla via, che oggi registra sempre più vetrine spente e serrande abbassate. A contarle, sono 18 le attività chiuse. Addio a Blumarine, Pinko Pallino, Krizia. E poi i costi proibitivi degli affitti che si aggiungono alla penuria di incassi. Alcuni brand hanno approfittato per ristrutturare i locali, ma a preoccupare sono le vetrine che espongono cartelli che segnalano la sospensione dell’attività.

La scorsa primavera, ovunque, dai balconi ai negozi, spuntavano i cartelli “andrà tutto bene”.

Oggi, in via della Spiga il sentimento generale è decisamente meno ottimista: «La boutique riaprirà il 24 novembre. Per urgenza chiamare il numero...», si legge in un vetrina. O ancora, «Con l’auspicio di tutelare la salute di ognuno, le nostre boutique rimarranno chiuse fino a nuova comunicazione». Una crisi certificata dai numeri, come è emerso dall’analisi di Deloitte (azienda globale di servizi di consulenza): nel 2020, i visitatori unici del Distretto Montenapoleone sono stati 3,4 milioni. Un calo complessivo del 57% rispetto agli oltre 8 milioni del 2019, nonostante alcuni significativi segni di ripresa nella cosiddetta fase 2. E anche i fatturati seguono di conseguenza: «Se i clienti diventano la metà, anche il fatturato scende di conseguenza», dicono da Gio Moretti.


Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Novembre 2020, 09:06
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