Sesto San Giovanni, neonata abbandonata in una scatola di cartone. L'appello del sindaco alla mamma: «Fatti avanti»

La piccola è stata chiamata Amelia Stella

Sesto San Giovanni, neonata abbandonata in una scatola di cartone. L'appello del sindaco: «Fatti avanti»

di Simona Romanò

 Dentro una scatola di cartone, avvolta in un lenzuolo pulito c’era una neonata che aveva poche ore di vita e che probabilmente è nata con un parto in caso. È stata lasciata il 5 maggio all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Sesto San Giovanni. «Le avevano tagliato il cordone ombelicale in maniera casereccia e ha avuto bisogno di cure mediche, a ora sta bene», ha detto il sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano. Il personale sanitario l’ha trovata a terra e subito si è preso cura di lei. I medici gli hanno prestato le prime cure necessarie dopo le ore trascorse fuori dalla struttura, per poi trasferirla all’ospedale Niguarda, dove si trova attualmente e risulta «in condizioni di salute stabili, nonostante il parto domestico e le difficoltà». Le infermiere dell’ospedale di Sesto hanno deciso di chiamarla Amelia si nome e Stella di cognome. Così è stata registrata all’Anagrafe. «Stella perché è la nostra stellina», ha aggiunto Di Stefano.

APPELLO

«Voglio lanciare un appello alla madre che ha fatto questo gesto, noi ci siamo, ci ripensi, siamo qui per riunire mamma e figlia», ha aggiunto Di Stefano. «Fatti avanti, contattami senza paura perché se il motivo dell’abbandono è legato a problemi economici come Comune abbiamo predisposto numerose forme di sostegno economico. Faremo il possibile per assicurare un futuro di questa piccola insieme alla sua mamma». Oltre al Comune, anche «parrocchie e imprenditori hanno chiamato per mettere a disposizione risorse e strutture per dare una mano».

ADOZIONE

La mamma e il papà hanno ora dieci giorni di tempo per tornare sui loro passi. Se non lo faranno, il tribunale dei minori avvierà le pratiche per l’adozione. Intanto, sono state visionate le immagini registrate dalle telecamere dell’ospedale, ma «non si riesce a identificare la donna che l’ha lasciata, che è arrivata a piedi», aggiunge il primo cittadino. Alla mamma, in ogni caso, sarà garantito l’anonimato, qualunque sia la sua scelta.

ABBANDONI

È il terzo caso di abbandono in due mesi, a Milano. Dopo il ritrovamento del piccolo Enea alla Culla della vita della Mangiagalli il giorno di Pasqua. E dopo il caso della neonata portata al Buzzi a poche ore dal parto, avvenuto in uno stabile dismesso da parte della madre, senza dimora, che non ha voluto riconoscerla.


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Maggio 2023, 06:40