«Non è la prima volta che solleviamo il problema dei furti nei negozi, degli scippi e dei borseggi a danno dei clienti - spiega Gabriel Meghnagi, presidente vie associative di Milano Confcommercio e presidente di AscoBaires – e ora sempre più donne segnalano la presenza di personaggi poco raccomandabili che le osservano con insistenza, mettendole a disagio. Ci rendiamo conto che il raid di una settimana fa, nel cuore della notte, non a niente a che vedere con la situazione complessiva nel quartiere, ma ha aumentato il senso di insicurezza, che è un malessere sempre più diffuso».
Cosa propone? «Più controlli da parte di carabinieri e poliziotti, perché i militari, se sono da soli, non sono sufficienti.
E anche la polizia locale potrebbe essere più impegnata a tutelare i milanesi, anziché verbalizzare multe stradali». I commercianti condividono la proposta lanciata da più esponenti del centrodestra «di far tornare i soldati sul modello di Strade Sicure», già adottato da Milano nel 2009, ovvero le pattuglie miste che, composte da militari, accompagnati da poliziotti o carabinieri, perlustrano a piedi strade, piazze, stazioni dei mezzi pubblici. I comitati tornano poi alla carica sui bivacchi di stranieri in Porta Venezia e lungo il lembo di terra dei bastioni. Invocano, come nel 2017 una task-force delle forze dell’ordine per evitare assembramenti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Maggio 2018, 06:00
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