Milano, Luca Bono incanta tutti al Nazionale: «La magia? Un incidente della vita»

Milano, Luca Bono incanta tutti al Nazionale: «La magia? Un incidente della vita»

di Ferruccio Gattuso

La magia? «Un incidente della vita». Se però poi sei un talento, di magia ci vivi. Luca Bono, ex enfant prodige dell’illusionismo italiano e oggi certezza internazionale, approda con il suo ultimo spettacolo L’Illusionista al Teatro Nazionale domani e l’8 maggio: non la prima volta in città perché – ricorda – «a Milano ho sempre raccolto un successo gratificante, sin da giovanissimo quando, insieme a Arturo Brachetti, restammo per un mese di fila al Teatro Nuovo». Appunto, Brachetti, il fuoriclasse dell’illusionismo trasformista che, dopo averlo conosciuto quando aveva non più di quindici anni, lo volle nel suo show per un numero alquanto suggestivo (e che ora firma la regia del suo show): «Frequentavo il Circolo di Magia di Torino – spiega Bono – ed ero bravo a far volare un bastone. Ad Arturo serviva un ragazzino che assomigliasse a Harry Potter e sapesse far volare una scopa. Io avevo capelli a caschetto ed età giusta, ebbi la fortuna di essere al posto giusto nel momento giusto, ed eccomi qui». Piccolo particolare: Luca Bono sapeva far volare le cose, a diciassette anni avbrebbe vinto il Campionato Italiano di Magia, a diciannove il Mandrake d’Or, l’Oscar dell’illusionismo internazionale.

La ricetta per raccontare i suoi prodigi passa attraverso il raccontarsi. A cominciare da quell’incidente. «Facevo il pilota di go kart, poi uno scontro mi mise fuori gioco per un po’ di tempo – spiega lo showman originario di Pino Torinese – Mio fratello si era appassionato di magia, e aveva ordinato su internet alcuni giochi. Dopo un po’ li passo a me». Una storia che dà magia alla magia. «Anche questo è un consiglio di Brachetti. Lui sa che fare un numero dopo l’altro strappa gli wow di stupore, ma senza una storia il pubblico si abitua anche ai prodigi». Dunque al Nazionale sono attesi oggetti volanti, fazzoletti che vivono, colombe che escono da un televisore e un’assistente, Sabrina Iannece, «che mi stirerà letteralmente in scena, come fossi una camicia».

Teatro Nazionale. Piazza Piemonte, 7 maggio ore 21 e 8 maggio ore 17.30. Biglietti 42-26 euro, info www.teatronazionale.it


Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Maggio 2022, 08:18
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