Pensava che il suo corteggiamento fosse originale. Se Cupido instillava amore nella persona amata colpendola con una freccia, anche lui poteva farlo. Ma ha agito fuor di metafora: ha scagliato una freccia vera contro le ante in legno della finestra della donna sui cui aveva messo gli occhi, infilando sull’asta il bigliettino latore del messaggio d’amore che sicuramente - nella sua testa - l’avrebbe convinta della bontà dei suoi sentimenti. Invece si è rivelato per quel che è: uno stalker, per di più armato. Ed ha provocato la reazione opposta: lei si è terrorizzata. E a suonare a casa dell’arciere non è andata lei, ma i carabinieri, con intenti tutt’altro che amorosi: perché la freccia con la punta d’acciaio poteva perfino uccidere.
Il Cupido confuso abita a Crema, non è un bambino paffuto con le ali sulla schiena ma un 34enne che si è invaghito di una coetanea, anche lei cremasca.
I militari sono andati a casa sua e si sono fatti consegnare lo strumento che il dio dell’amore usava per tessere le sue trame: un arco da tiro sportivo e cinque dardi, tre dei quali in legno e punta metallica. Lo spasimante irriducibile è stato denunciato. Molestie alle persone e getto pericoloso di cose i reati di cui dovrà rispondere il Cupido di Crema.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Aprile 2021, 08:53
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