Corso Baires chiuso alle auto, è scontro sul progetto dei pilomat. I commercianti: «Idea lunare»

Corso Baires chiuso alle auto, è scontro sul progetto dei pilomat. I commercianti: «Idea lunare»

di Simona Romanò

Un altro piccolo passo in avanti verso la pedonalizzazione di corso Buenos Aires, «almeno periodicamente, attraverso i pilomat». Ed è già scontro con i commercianti dell’arteria dello shopping, che attaccano: «Un’idea lunare».

PROGETTO PILOMAT. Il Municipio 3 ha approvato una delibera che, tra le priorità da inserire nel Piano triennale delle opere pubbliche, realizzate tra il 2023 e il 2025, mette nero su bianco la richiesta «di utilizzare pilomat o dissuasori mobili in corrispondenza degli incroci del corso», ovvero strutture a scomparsa che blocchino con «periodicità» l’ingresso di auto e moto dalle vie laterali. Magari in occasione di eventi, oppure proprio durante i weekend. La presidente della Zona 3, Caterina Antola, ammette «che si potrebbero fare delle prove».

IL COMUNE. Cosa ne pensa Palazzo Marino? Il primo assessore ad appoggiare l’idea è Elena Grandi (Ambiente e Verde), in quota Europa Verde: «Mi piacerebbe il corso pedonale, perché ha un potenziale enorme ed è una delle direttrici destinate a diventare almeno Ztl». Sono tanti gli indizi che portano a  credere che l’amministrazione sia orientata ad abolire i motori da Porta Venezia a Loreto: anche lo stesso sindaco Giuseppe Sala ha promesso che «entro la fine del suo mandato, nel 2026, gli stalli per i parcheggi lungo il corso saranno eliminati per consentire di disegnare una pista ciclabile, su entrambi i lati, più lineare di quella attuale».

PROTESTE. È bastato semplicemente ritornare sull’argomento per scatenare la rabbia dei negozianti. «Un’idea semplicemente lunare» secondo Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa vie di Confcommercio Milano e di Ascobaires. «È un’arteria di 1,6 chilometri, fondamentale per la mobilità cittadina.

Se chiusa avremo un completo intasamento della zona. E chiusure periodiche senza eventi di richiamo non servono. Anzi, danneggiano i negozi. Il Comune apra un tavolo per ridiscutere anche con gli operatori commerciali l’assetto di carreggiate e pista ciclabile».

PRECEDENTI. Per Palazzo Marino «nessun danno al commercio», perché è dal 2019 che, invece, pensa a «come valorizzare il corso», in una zona di 150mila abitanti. Così da trasformarlo nel boulevard milanese: «Un sogno che ogni tanto ritorna», dicono sui social, dove il dibattito è acceso, i sostenitori di Buenos Aires car free. Si era pensato anche alla svolta verde con quasi 240 alberi, fino a via Padova, in vasi enormi, sfruttando l’ampiezza del marciapiede. Poi, è arrivata la pista ciclabile  disegnata in piena emergenza sanitaria per favorire gli spostamenti in bici (percorsa da circa 8, 10 mila ciclisti al giorno). Ora, è il momento di un piano viabilistico costruito, al quale i tecnici dell’amministrazione comunale pare ci stiano lavorando.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Marzo 2022, 07:49
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