L'assessore alla Casa Rizzi: «Assegnazioni veloci ai fragili, ma tolleranza zero con gli abusivi»

L'assessore alla Casa Rizzi: «Assegnazioni veloci ai fragili, ma tolleranza zero con gli abusivi»

di Simona Romanò

«Da qui in avanti, non tollereremo più l’illegalità e l’abusivismo. Dobbiamo accelerare con le assegnazioni degli alloggi Aler per tutelare i fragili e perché vogliamo ridare la possibilità di vivere degnamente alle famiglie perbene che vivono nelle case popolari». Così l’assessore regionale alla Casa, Alan Rizzi, dopo il maxi sgombero,  giovedì 3 novembre, di via Bolla, al Gallaratese. Una favela senza regole, teatro di tensioni sociali, risse, spaccio, vandalismi.  Il mega blitz ha permesso di liberare i civici 38, 40, 42 dove su 156 alloggi, 91 erano abitati da irregolari storici.

Assessore Rizzi, l’intervento in via Bolla segna la svolta?

«È un traguardo importante per cui lavoriamo da tempo. Adesso gli stabili entreranno in una fase di profonda ristrutturazione che prevede un investimento, da parte della Regione Lombardia, di 33 milioni di euro. I cantieri sono, in parte, già partiti. Questa zona deve tornare sicura e decorosa perché a Milano ogni quartiere merita di essere vivibile per le famiglie oneste. Pensiamo anche al futuro dei bambini, affinché crescano con le stesse opportunità sia che abitino in centro o nell’ultima via di confine della città».

Prossimo passo?

«Ora serve un percorso condiviso, anche con il Comune, per riportare la legalità in tutti i caseggiati popolari degradati. È fondamentale, per esempio, grazie alla Prefettura, agire, in caso di occupazioni, nelle prime 72 ore. Un pronto intervento per evitare che le situazioni degenerino nel tempo».

Con quali strumenti riportate le legalità?

«Da gennaio apriremo nuove portinerie, con i custodi sociali che svolgono un prezioso lavoro.

Poi, il presidio del territorio attraverso le telecamere: otto sono state da poco installate nel cortile delle case Aler di via Zamagna 4, a San Siro. E altri dispositivi di videosorveglianza sono previsti, perché consentono la registrazione di immagini che aiutano le autorità a dare un volto a chi occupa, a chi non rispetta la legge e le norme della convivenza civile».

Quanti sono gli abusivi nelle case Aler?

«A Milano, su 37mila alloggi, il 9% è occupato illegalmente.  È arrivato il momento di comportarsi con responsabilità, velocizzando l’assegnazione delle case a chi ne ha diritto e bisogno».

Cosa intende?

«Lo scorrimento delle graduatorie, la semplificazione della domanda per accedere ai bandi sono, per esempio, le vie giuste per velocizzare il percorso burocratico spesso problematico. Così da aiutare le fasce deboli, tenendo conto anche del mutato contesto socio-economico, dovuto alla pandemia e al caro energia. Sull’aumento delle bollette stiamo già ponendo rimedio».

Come?

«Almeno fino alla fine dell’anno gli oltre 34mila inquilini della case Aler non pagheranno un  euro in più di bolletta energetica. Per questo, abbiamo già stanziato 23,8 milioni di euro. Per gennaio in poi ci stiamo lavorando: potremo rivolgerci al fondo europeo dedicato alla povertà energetica o darci da fare come Regione».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Novembre 2022, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA