Sergio Caputo al Blue Note di Milano: «Sul palco con me Savino, Lundini e Pantani»

Sergio Caputo al Blue Note di Milano: «Sul palco con me Savino, Lundini e Pantani»

di Maria Bruno

Note milanesi per Sergio Caputo, cantautore romano dallo stile eclettico. Venerdì l’artista si esibisce al Blue Note con il meglio del suo repertorio.

Come comincia il suo 2022?

«Riparto dalla musica: mi esibirò in trio con Fabiola Torresi al basso, Alessandro Marzi alla batteria e voce e io alla chitarra e voce. Siamo un gruppo diverso dal solito, un po’ alla Manhattan Transfer. Ci sarà da divertirsi: sarà uno show...»

Anticipazioni?

«A Milano tre ospiti d’eccezione: Nicola Savino, Valerio Lundini e Ubaldo Pantani si esibiranno con noi. Faremo un pezzo insieme, sarà un corale molto divertente».

Qual è il suo stile musicale?

«Il “pop–jazz”. Non credo nelle definizioni rigide, è una concezione ormai superata. Ci sono le contaminazioni: dal pop al rock, dal jazz al classico. In queste esibizioni faremo molta improvvisazione, anche perché ormai, dopo tanti concerti insieme, siamo telepatici: ci capiamo senza guardarci».

Dopo Milano?

«All’Auditorium Parco della Musica a Roma: una bella sfida.

Abbiamo scelto questo posto perché mi sembra un buon luogo dove esibirmi. E anche per omaggiare la città dove sono nato».

Quanto ha inciso il Covid sulla sua musica?

«È stato uno stimolo in più. Nel 2021 è uscito Gossip, ep di 5 brani realizzato in remoto. Dal pc, ci confrontavamo e ci siamo rimbalzati le parti dei diversi strumenti. Un esperimento che ha portato a grandi risultati».

Cosa si aspetta dal pubblico?

«Penso ci sia molta voglia di tornare a divertirsi. Del resto, con Green pass, mascherine e distanziamento penso che il posto dove si fa musica sia il più sicuro. Bisogna avere fiducia nel futuro per ripartire e magari tutto questo ci aiuterà a stare più attenti e avere rispetto per gli altri».

Da musicista, in quale tonalità si rivede?

«Maggiore. Sicuramente. La musica deve far stare bene le persone e il tono maggiore trasmette serenità. Non riesco ad immaginare una persona che dopo una giornata di lavoro e stress, torni a casa e ascolti una musica triste».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Gennaio 2022, 08:52
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