Tutti la credevano in una Rsa, ma Lucia Cipriano è stata uccisa e fatta a pezzi nel suo appartamento a Melzo. Un omicidio di cui deve rispondere la figlia Rosa Fabbiano che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, ha prima fatto adagiare l'anziana madre nella vasca da bagno, poi l'ha soffocata con un cellophane quindi con una sega dotata di una lama di 31 centimetri l'ha fatta a pezzi. Un delitto - commesso «fra marzo 2022 e il 26 maggio 2022» - emerso quando la sorella residente a Trento ha fatto visita alla madre (sentita l'ultima volta al telefono il 22 marzo) ma le è stato impedito di andare in bagno. L'atteggiamento della sorella, il forte odore in casa - di cui si erano lamentati alcuni vicini - e il crollo di Rosa - «Non ce la facevo più, ho fatto un disastro, vi ho rovinato la vita a tutti, portami dai carabinieri» -, hanno messo a posto i tasselli di un dramma familiare scatenato, a dire del gip di Milano Giulio Fanales dall'«assoluta incapacità dimostrata dall'indagata nel sopportare il decadimento fisico e mentale altrui e, in particolare, di coloro che le sono affettivamente legati». L'anziana presumibilmente era affetta da un principio di demenza.
Melzo, anziana uccisa e fatta a pezzi: la figlia resta in carcere per omicidio
Nell'ordinanza di nove pagine vengono riportate le dichiarazioni del figlio e del marito della 58enne.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Maggio 2022, 13:24
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