Misterioso volo dalla finestra: Marco morto a 35 anni, lavorava in un ristorante nel centro di Milano

Marco, 35enne viterbese, da più di dieci anni era stabile a Milano dove lavorava nel ristorante “Abbotega”

Misterioso volo dalla finestra: Marco morto a 35 anni, lavorava in un ristorante nel centro di Milano

di Redazione web

«Voglio ricordarti felice, proprio come ti ho visto l’ultima volta». Gli amici non ci credono ancora che Marco Salvatori, quel ragazzo sorridente e con la testa sempre in giro per il mondo, sia morto. Sono tutti sgomenti e increduli. Ma Marco, 35enne viterbese, da più di dieci anni stabile a Milano dove lavorava nel ristorante “Abbotega” non c’è più.

Mercoledì scorso la sua vita si è interrotta dopo una caduta. Sarebbe precipitato da una finestra in circostanza non ancora chiare. I familiari che sono ormai nel capoluogo lombardo da una settimana sono stretti nel dolore e nel silenzio. Anche loro stanno cercando di capire come sia potuta accadere una simile tragedia.

 

Il misterioso volo dalla finestra

Marco, a detta di tutti i suoi amici, era un ragazzo tranquillo. Sempre allegro e innamorato. Non frequentava nessun brutto giro e fin da ragazzo la sua più grande ambizione era stata quella di andare per il mondo e lavorare nella ristorazione. Un viaggiatore e un sognatore sempre col sorriso sulle labbra. «Lo conoscevo benissimo - racconta Paolo Bianchini, ristoratore di Viterbo - e stamattina quando ho letto la notizia sono rimasto malissimo.

Non ci credevo, ero stato da lui a Milano diverse volte. E’ veramente triste». Incredulo anche il compagno di banco delle scuole superiori, Marco aveva frequentato l’istituto Paolo Savi. «Era un grande lavoratore, era impossibile non volergli bene. Con lui ho condiviso le superiori, a Viterbo tornava poco ma con il cuore non l'ha mai lasciata. Sapeva sempre strapparti un sorriso. Lo voglio ricordare felice, proprio come l'ultima volta che ci siamo visti».

Chi era la vittima

Marco Salvatori dopo aver terminato gli studi superiori a Viterbo ha scelto di seguire le orme dello zio David Ranucci e andare a lavorare nei ristoranti. Prima Miami poi Milano. Una passione che lo ha tenuto lontano da casa sua solo fisicamente, perché col cuore è sempre qui. Testimoni le foto del Trasporto di Santa Rosa che non perdeva mai. Così come le partite della sua squadra del cuore. Tifava la Lazio e appena poteva arrivava all’Olimpico per seguire le partite. Chi sta ricostruendo le ultime ore di vita di Marco in questo momento è la Squadra Mobile della Questura di Milano.

 

Le indagini della Procura di Milano

Gli investigatori, coordinati dalla procura, stanno indagando per capire come il 35enne sia morto. Molti dubbi e poche certezze. Nonostante dal decesso siano ormai passati 6 giorni la salma non è stata ancora ricostruita e gli inquirenti hanno aperto un fascicolo. Un fascicolo per avere tutti gli strumenti per ricostruire pezzo per pezzo la serata di mercoledì della settimana scorsa, le ore che hanno preceduto la violenta caduta dall’alto che ha messo fine alla vita di Marco. Un tragico incidente, una decisione spontanea o la spinta di qualcun’altra? Dubbi che solamente la magistratura, nei prossimi giorni potrà chiarire.


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Settembre 2023, 15:11
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