Lorenzo, 15 anni, morto sul campo di calcetto. «Scoperta malformazione». Il soccorritore: «Fatto tutto il possibile»

Lorenzo, 15 anni, morto sul campo di calcetto. «Scoperta malformazione». Il soccorritore: «Fatto tutto il possibile»
Il primo a prestare soccorso a Lorenzo Verna, il 15enne di Milano che è morto ieri sera dopo essersi sentito male durante una partita di calcetto a Francavilla al Mare, è stato Paolo Brunetti, un medico libero professionista che era a cena in un ristorante vicino al campo di calcetto, e con lui una veterinaria, Chiara Petricola.

Ragazzo 15enne di Milano muore sul campo di calcetto durante le vacanze in Abruzzo

«Ho provato insieme alla dottoressa a fare il massaggio cardiaco finché non è arrivata l'ambulanza, io alternavo il continuo massaggio cardiaco a qualche insufflazione bocca a bocca che faceva la dottoressa - dice all'ANSA Brunetti: il ragazzo è sembrato in un istante, per un attimo, dare qualche segno di reazione, perché ha piegato il capo lievemente. Però dopo abbiamo continuato e la situazione sembrava stabile, poi è arrivato il 118 e ha fatto tutti i tentativi possibili, anche sul campetto, ha provato con la defibrillazione elettrica, il massaggio manuale, ha iniettato in vena quattro fiale di adrenalina, però la situazione era stabile, e poi il ragazzo è stato trasportato in ospedale. Il cuore purtroppo a tutti i tentativi di rianimazione non cambiava, l'arresto cardiaco non si revertiva: vedevamo il tracciato che non si muoveva, il cuore non dava segnali. Il 118 le ha provate tutte, ha cercato tutte le manovre possibili però poi alla fine dopo vari tentativi, 30-40 minuti, l'hanno portato in ospedale sull'ambulanza».

Avrebbe evidenziato una malformazione alla coronaria, difficile da evidenziare con esami di tipo strumentale, il riscontro diagnostico eseguito oggi al policlinico di Chieti su Lorenzo Verna, il 15enne di Milano, morto ieri sera a Francavilla al Mare, dove era in vacanza, mentre giocava a calcetto. Il ragazzo si è accasciato e non si è più ripreso. Comunque bisognerà attendere l'esito degli esami istologici per stabilire se la causa della morte può essere attribuita alla malformazione. Il riscontro è stato effettuato dal dottor Pietro Falco, responsabile della Medicina Legale dell'Asl Lanciano-Vasto-Chieti e i risultati completi si conosceranno fra circa un mese.

È stato il professore Gabriele Di Giammarco, direttore della Clinica Cardiochirurgica del policlinico di Chieti, a chiedere il riscontro diagnostico per quella che è una morte improvvisa. «È arrivato praticamente morto - spiega Di Giammarco all'ANSA - per cui tutto quello che è stato fatto di ulteriore rispetto a quello che era stato già fatto, non ha sortito alcun effetto, come non ha sortito alcun effetto quello che avevano fatto tutti quelli che l'hanno soccorso fino al momento in cui è arrivato in pronto soccorso: si è fatto un'ora e mezzo di massaggio cardiaco esterno con intubazione e ventilazione, senza avere neanche un minimo di ripresa, un edema polmonare imponente. È stato portato dall'anestesista di guardia in terapia intensiva direttamente in sala operatoria perché pensavamo di poter far qualcosa, ma non c'è stato niente da fare». «Eravamo preparati per utilizzare qualsiasi mezzo a nostra disposizione per poterlo tenere in vita - prosegue Di Giammarco - e magari precisare quella diagnosi del problema che ha portato a questa morte improvvisa, perché si è trattato di una morte improvvisa, prontamente soccorsa, prontamente sottoposta a manovre rianimatorie fin dal campo di calcio, che però non si è riusciti a invertire, non è stato un paziente rianimabile e lo dico con un grande dolore»


La salma di Lorenzo Verna è stata restituita ai familiari: i funerali saranno celebrati a Chieti domenica 11 agosto alle 16 nella chiesa della SS Trinità

Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Agosto 2019, 20:01
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