Milano, covid e influenza: i virus dilagano, ospedali in affanno. Bertolaso: «Vaccinatevi»
Allerta nei pronto soccorso di tutta la Lombardia
di Simona Romanò
L'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, si dice «preoccupato per ciò che potrà accadere durante le vacanze natalizie», fra pranzi, veglioni, occasioni di incontri, di festeggiamenti e, quindi, di contagio. Il boom dopo Capodanno. E agli ospedali viene chiesto di non tagliare i letti, che negli anni scorsi veniva programmato per consentire agli operatori di fare le ferie. I turni saranno coperti anche grazie ai medici libero-professionisti. Non è pensabile diminuire i posti per degenti, anzi alle strutture pubbliche e private è stato chiesto di essere pronti alla crescita dei ricoveri aumentando le disponibilità, grazie ai fondi stanziati con una delibera di ottobre dedicata alla pandemia influenzale. I numero dei contagi parlano chiaro: solo nella settimana dal 4 al 10 dicembre si stimavano 150mila casi di influenza, con un'incidenza di 14,3 casi ogni mille cittadini. Più difficile tracciare la diffusione del Covid, perché tanti ormai ricorrono al tampone in casa e sfuggono al monitoraggio regionale, che conta 12.340 casi in 7 giorni, con 1.133 ricoverati, di cui 50 in terapia intensiva. Per Bertolaso c'è ancora tempo per decidere di immunizzarsi e mettersi al riparo: «Abbiamo fatto appelli quotidiani, con la Regione che offre la possibilità di vaccinarsi gratuitamente a tutto, ma non ci sono state le risposte che ci aspettavamo». Anzi, le due campagne di vaccinazione contro l'influenza e contro il Covid non sono decollate. Infatti, sono solo 1,7 milioni le dosi di antinfluenzale somministrate su una popolazione di poco meno di 10 milioni di lombardi, 469mila quelle di anti-Covid. Troppe poche per contenere i rischi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Dicembre 2023, 07:42
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