Colf uccisa, esclusa la rapina: gli inquirenti riaprono la pista del suicidio

Colf uccisa, esclusa la rapina: gli inquirenti riaprono la pista del suicidio

di Salvatore Garzillo
Si attendeva l'autopsia per svelare il mistero di Mariana Odica, la colf romena di 35 anni trovata morta nell'appartamento della sua datrice di lavoro in viale Coni Zugna 65. Invece l'esame del corpo non ha messo il punto alla storia e, anzi, riapre l'ipotesi del suicidio.

Una modalità insolita ma possibile. La donna è deceduta per una serie di coltellate, almeno cinque, inferte tra gola e petto con un coltello preso in cucina. Non si è difesa: non aveva ferite sulle braccia. La morte è avvenuta tra le 15 di sabato e le 13 di domenica.

La Mobile esclude sia l'omicidio passionale (la vittima era vestita) sia il furto finito male: in bella vista, c'erano 450 euro che nessuno ha toccato, per non parlare degli altri preziosi contenuti nella bella casa su due livelli in cui aveva iniziato a lavorare da pochi giorni Odica. La sua vita precedente è ancora un buco nero. La sua datrice di lavoro ha spiegato di averla assunta da pochissimo tempo tramite passaparola di conoscenti, ma non sa se avesse relazioni difficili alle spalle. Una cosa, però, sembra sicura: se è stata uccisa, è stata lei ad aprire la porta al suo assassino. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Luglio 2017, 08:04
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