Lombardia regione rossa, la furia di Attilio Fontana: «Schiaffo in faccia ai cittadini»

Lombardia regione rossa, la furia di Fontana: «Schiaffo in faccia ai cittadini»

Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è furibonda con la decisione del governo che ha inserito la sua regione nella fascia rossa. «Le richieste formulate dalla Regione Lombardia, ieri e oggi, non sono state neppure prese in considerazione. Uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita». Così  Fontana commenta le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha dichiarato la Lombardia zona rossa.

«Comunicare ai lombardi e alla Lombardia, all'ora di cena, che la nostra regione è relegata in fascia rossa senza una motivazione valida e credibile non solo è grave, ma inaccettabile» ha aggiunto il governatore. «A rendere ancor più incomprensibile questa decisione del Governo sono i dati attraverso i quali viene adottata: informazioni vecchie di dieci giorni che non tengono conto dell'attuale situazione epidemiologica»

Già prima della conferenza stampa del Premier, Fontana - in un video - si era scagliato contro la sola ipotesi che la Lombarida potesse essere inserita nella lista delle regioni più a rischio. Il governatore aveva accusato il governo di fare riferimento a dati vecchi, del 25 ottobre

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«Facciamo chiarezza - aveva detto su Facebook - prima della conferenza stampa di Conte -  È entrato in vigore il nuovo DPCM che regolamenta le azioni per il contenimento del Covid, territorio per territorio, sulla base di 21 indicatori tecnici analizzati dal Comitato Tecnico Scientifico nazionale». Inizia così il post pubblicato sulla sua pagina Facebook dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. «Ora - specifica il governatore - è un'ordinanza del Ministero della Salute, non dell'Amministrazione regionale, che, sempre sulla base della valutazione dei dati da parte del CTS, deve stabilire in quale Fascia si trovi ogni Regione: Gialla, Arancione o Rossa, con i conseguenti diversi livelli restrittivi». «Fino a questo momento - chiarisce Fontana - non ci è stato comunicato niente dal Governo e non sappiamo in quale 'Fascià la Lombardia si collochi.

Da nostre informazioni, l'ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del CTS con l'analisi dei 21 parametri risale a circa 10 giorni fa. Ciò è inaccettabile». «Le valutazioni - aggiunge il presidente della Regione - devono essere fatte sulla base di dati aggiornati ad oggi, tenendo conto delle restrizioni già adottate in Lombardia, dei sacrifici già fatti dai lombardi in questi 10 giorni per contenere la diffusione del virus e dai quali registriamo un primo miglioramento». «Sto insistendo - conclude Fontana - perché, prima che si stabilisca dove la Lombardia si collochi, i dati devono essere aggiornati».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Novembre 2020, 21:42
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