Di Fazio, universitaria narcotizzata e violentata: «La sua mano mi toccava una coscia, poi tutto il resto: è un lungo blackout»

L’incubo vissuto dalla 21enne abusata, lo scorso 26 marzo, da Antonio Di Fazio, manager di Global Farma, è contenuto nei verbali. Alcuni stralci sono riportati dal Corriere della Sera: «Credo mi abbia fatto mangiare sushi. Era di fianco a me. Mi sono ripresa un attimo, ho sentito l’elastico dei pantaloni che scivolava sulle gambe. Ho visto il suo braccio, aveva un Rolex al polso. La sua mano mi toccava una coscia. Gli ho detto di riportarmi a casa». Poi, un lungo blackout che terminerà fino al giorno successivo: il 27 marzo 2021. Perché le benzodiazepine (ansiolitici che in dosi massicce hanno effetto ipnotico), che Di Fazio le ha somministrato nelle bevande, hanno fatto effetto. «Ero debole. Mi ha offerto un caffè, ho subito iniziato a sentirmi debole, mi si è offuscata la vista, pensavo che fosse un calo di zuccheri e gli ho chiesto qualcosa da magiare.

«Sono stata violentata», gli dice. Come? Dove? È ormai pomeriggio quando la vittima si presenta in ospedale. Nel suo sangue i medici del Soccorso violenza sessuale della Mangiagalli trovano un «quantitativo abnorme di benzodiazepine: 900 milligrammi per litro, quattro volte il dosaggio giornaliero». «Da avvelenamento», secondo gli inquirenti. Con il passare delle ore riaffiorano flash di ricordi. Che la vittima non riesce a mettere in ordine nella sua testa. Spaventata, stordita, abusata. Tocca agli investigatori ricostruire i momenti della violenza.