Alberto Genovese resta in carcere, i giudici: «Serve una valutazione psichiatrica»

Genovese dovrà restare in carcere almeno altri 5 mesi, perché l'udienza è rinviata al 24 ottobre

Alberto Genovese resta in carcere, i giudici: «Serve una valutazione psichiatrica»

di Redazione web

Su Alberto Genovese, l'ex imprenditore condannato per violenze sessuali con uso di droghe, serve una valutazione psichiatrica, che non è mai stata effettuata con perizie nel processo, e in particolare sulle cause che lo hanno portato a commettere quegli abusi con estrema violenza. Per questo la Sorveglianza di Milano ha affidato all'equipe psichiatrica del carcere di Bollate il compito di compiere l'accertamento, anche per meglio delineare un preciso percorso di terapie per un'eventuale concessione dell'affidamento terapeutico. Genovese dovrà, però, restare in carcere almeno altri 5 mesi, perché l'udienza è rinviata al 24 ottobre.

Nonostante agli atti ci siano consulenze difensive sugli aspetti psichici e di dipendenza dalla cocaina di Genovese, i giudici segnalano nell'ordinanza, con cui hanno rinviato il procedimento a fine ottobre, che nel processo, che ha portato alla condanna dell'ex imprenditore del web, non è stata effettuata una perizia psichiatrica. E ricordano che, tra l'altro, c'è anche un secondo filone di indagini su altri episodi di violenze con lo stesso schema. I giudici, dunque, chiariscono di non essere in grado allo stato di esprimere un giudizio certo sul condannato, soprattutto perché non è chiara la 'criminogenesì di ciò che ha fatto: non è stata valutata scientificamente la causa specifica dei reati e delle modalità di estrema violenza con le quali sono stati commessi.

E proprio l'assenza di un inquadramento psichiatrico su questi aspetti, per il Tribunale, incide sul percorso trattamentale più idoneo, nonostante gli sforzi fatti dal 46enne, di cui i giudici danno atto, per disintossicarsi dalle droghe.

Per il collegio non si può escludere che un percorso in una comunità terapeutica, come richiesto dalla difesa, possa essere idoneo per Genovese e anche per evitare che commetta altri reati dello stesso tipo, un'esigenza di cui i giudici devono tenere conto. Tuttavia, per i giudici è necessario prima affidare al servizio specialistico psichiatrico di Bollate l'accertamento psichiatrico soprattutto sulla 'criminogenesì. Per consentire, allo stesso tempo, all'equipe di formulare l'ipotesi di trattamento migliore anche per la personalità di Genovese. I giudici hanno chiesto, inoltre, una relazione al criminologo clinico Paolo Giulini del Cipm di Milano sul percorso già effettuato dal 46enne, per comprendere se sia stato di tipo trattamentale o meno e che risultati abbia prodotto.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Maggio 2023, 16:15
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