L’Italia invia l’8° pacchetto di armi
Aiuti a Kiev garantiti un altro anno

Via libera dal governo. Zelensky: «L’esercito vuole arruolare mezzo milione di uomini»

L’Italia invia l’8° pacchetto di armi Aiuti a Kiev garantiti un altro anno

di Mario Landi

Via libera all’ottavo decreto per l’invio di armi all’Ucraina. E forniture militari a Kiev garantite per un altro anno. Con una doppia mossa il governo ribadisce il suo sostegno al Paese invaso dalla Russia. E mette la sordina alle voci su pressioni di Lega e Forza Italia per frenare gli aiuti agli ucraini.

Ieri il cdm ha rimandato al 31 dicembre 2024 la scadenza della legge che autorizza il governo alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina. «Ancora una volta - ha commentato il ministro della Difesa Crosetto - l'Italia sceglie di essere dalla parte della libertà delle Nazioni e del rispetto del diritto internazionale, con l'obiettivo di arrivare a una pace giusta e duratura». Crosetto ha illustrato al Copasir i contenuti dell’ottavo pacchetto: la lista dei materiali è top secret, ma nell'elenco potrebbero trovare spazio anche sistemi contraerei e antidrone. La Difesa specifica che finora sono stati inviati «non solo armi, ma anche equipaggiamenti, gruppi elettrogeni e quanto necessario a sostenere le operazioni militari a difesa di civili inermi». Secondo i dati del Kiel Institute, l’Italia è al 13° posto tra i Paesi che hanno impegnato i maggiori fondi per il sostegno militare all'Ucraina: 700 milioni di euro, finora.

In testa ci sono gli Stati Uniti, con ben 44 miliardi di euro, seguiti dalla Germania (17,1) e dal Regno Unito (6,6).

Sul campo intanto il fronte appare congelato, benché ieri Putin, partecipando a una riunione dei vertici militari a Mosca, abbia sostenuto che «le truppe russe hanno l’iniziativa». Nello stesso tempo da Kiev, nella conferenza stampa di fine anno, Volodymyr Zelensky ha rivendicato «una grande vittoria» nel Mar Nero, dove le navi russe avrebbero perso la capacità di operare. «Non stiamo perdendo questa guerra» ha detto il presidente ucraino. Ma ha ammesso le preoccupazioni per le incertezze sui finanziamenti occidentali e qualche differenza di vedute con il capo delle forze armate, Valery Zaluzhny. Quest'ultimo, ha detto Zelensky, gli ha chiesto di firmare una mobilitazione forzata di un altro mezzo milione di uomini, ma il presidente ha spiegato di aver bisogno di «maggiori argomenti a sostegno di questa idea» perché sarebbero necessarie risorse economiche ingenti.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Dicembre 2023, 06:00
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