Ilaria Salis, Giorgia Meloni sente Orban. Il papà: «Le catene? L’ambasciata sapeva»

L’Italia critica le condizioni della detenzione della maestra. Meloni sente Orban

Ilaria Salis, Giorgia Meloni sente Orban. Il papà: «Le catene? L’ambasciata sapeva»

di Alessandra Severini

Le immagini di Ilaria Salis trascinata in catene in un tribunale ungherese hanno provocato indignazione e sdegno. La 39enne milanese da 11 mesi è detenuta in Ungheria con l'accusa di aver partecipato all'aggressione a due estremisti di destra. Qualcosa però comincia a muoversi sul fronte diplomatico con l'obiettivo di ottenere pene alternative da scontare in Italia. Il segretario generale della Farnesina, ambasciatore Riccardo Guariglia, ha convocato l'incaricato d'Affari della Repubblica di Ungheria per ribadire «la protesta del governo italiano per le condizioni» in cui Salis è detenuta e auspicare «al più presto un regime di custodia cautelare in linea con la normativa europea». L’obiettivo è riuscire a farle ottenere quantomeno gli arresti domiciliari. Se non succederà nulla, la detenzione di Ilaria rischia di essere lunga: fino a 16 anni di carcere. Per trovare una via d’uscita a un caso spinosissimo, in serata la premier Meloni ha telefonato al primo ministro ungherese Viktor Orban.

Le accuse del papà di Ilaria, Roberto, pesano come macigni: «Credo che l'ambasciata italiana abbia partecipato ad almeno quattro udienze in cui mia figlia è stata portata in queste condizioni davanti al giudice. Noi fino al 12 ottobre, quando mia figlia ha scritto una lettera, non sapevamo del trattamento che stava subendo. Gli unici che lo sapevano e non hanno detto nulla sono le persone dell'ambasciata italiana in Ungheria». Il ministro Tajani ha però affermato di aver saputo delle catene solo dopo la pubblicazione delle immagini shock e di «non aver avuto notizie di trattamenti di detenzione particolari».

Ieri c'è stato il primo faccia a faccia fra il padre di Ilaria, l'avvocato Eugenio Losco e l'ambasciatore italiano in Ungheria Manuel Jacoangeli. Roberto è preoccupato: «Sta crescendo un'onda per cercare di screditare le azioni di mia figlia – ha denunciato - Stanno girando foto di un reato commesso in Ungheria per cui mia figlia non è accusata». Secondo Salis, che oggi vedrà sua figlia, Ilaria ha subito delle torture, per esempio è stata lasciata in carcere senza assorbenti con le mestruazioni e ha spiegato che è stata tenuta giorni senza vedere il legale e interrogata in inglese. La speranza di padre è «arrivare ai domiciliari in Italia, per poi fare il processo in condizioni umane». In una nota il servizio statale penitenziario che respinge le accuse: «Sono false ma una prigione è una prigione, non fornisce i servizi di un albergo a più stelle».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Gennaio 2024, 07:46