Salvati dall’oroscopo

Salvati dall’oroscopo

di Flaminia Bolzan

Sono uscito stasera ma non ho letto l’oroscopo, così cantava Calcutta qualche anno fa e allora come sottrarsi alla fatidica riflessione sulla domanda quasi catartica di ogni primo appuntamento: ma tu, di che segno sei? E lì giù speculazioni sulla doppiezza dei gemelli o sulla presunta malizia dello scorpione, senza tralasciare ovviamente la pedanteria della vergine e la sensibilità malinconica dei pesci, passando per la testardaggine dell’ariete e la generosità del toro. Insomma, da sempre e per sempre l’oroscopo tiene banco e risolve gli imbarazzi conversazionali del salotto permettendo un po’a tutti di improvvisarsi esperti pure laddove non lo si è affatto. Non me ne vogliano quindi gli astrologi, ma è un vero cliché quello dell’esplorazione del segno zodiacale con l’intento di carpire qualche caratteristica di chi ci sta di fronte.

Qualcuno si spinge addirittura fino alle domande sull’ascendente improvvisando conoscenze su temi natali o altro, ma la verità è che l’oroscopo rimane sicuramente una delle più romantiche suggestioni possibili. È la speranza cui ci si aggrappa talvolta nella ricerca di uno spunto di positività, il fattore X che ci aiuta a rompere un ghiaccio metaforico e soprattutto, un gioco divertente che talvolta rischia di riservare piacevoli scoperte.

L’oroscopo non è peró banale nella sua semplicità, ma è una riscoperta e se più di qualcuno ci ha fondato la sua fortuna, oggi ci ripenso e ti chiedo, alla rivelazione del segno zodiacale del tuo partner o di un’amicizia speciale, hai esclamato qualcosa di particolare?

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Dicembre 2023, 07:37
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