I fatti risalgono al 2017. L'uomo avrebbe attirato il bambino con la promessa del videogioco in una cantina condominiale del comprensorio Ater di Montebello. E qui avrebbe abusato di lui. Dopo il bimbo si ritirò per mesi in uno scontroso silenzio fino al tragico racconto prima alla zia e poi alla madre. Confessione poi ripetuta durante una visita al Burlo e in sede di incidente probatorio.
Il 36enne, giudicato capace di intendere e di volere, dovrà risarcire una somma di 15mila euro al minore abusato. Disposte anche pene accessorie, tra cui confisca del cellulare e interdizione ai pubblici uffici.
Sesso con un minorenne adescato in chat: imprenditore patteggia 8 mesi. La famiglia: "Una vergogna: faremo ricorso"
PEDEROBBA - Otto mesi per quell'incontro indecente avvenuto nel suo capannone e propiziato dalla conoscenza fatta in un sito internet. È la condanna inflitta a un imprenditore 48enne di Pederobba, accusato di aver conosciuto un minorenne in una chat per gay e di averlo portato, un giorno dell'estate del 2015, in un ufficio della sua azienda per compiere con lui atti sessuale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Luglio 2020, 15:33
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