Sembrava una vaccinazione come tante, di quelle destinate al personale sanitario. Pochi minuti dopo la puntura, però, alla giovane tirocinante massese di psicologia clinica viene fatta una rivelazione choc: «Abbiamo sbagliato. Le abbiamo iniettato tutta la fiala di vaccino Pfizer, pari a sei dosi».
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È successo ieri mattina all'ospedale di Massa, come riporta oggi «La Nazione». Giusto il tempo di metabolizzare la notizia, una serie convulsa di colloqui con sanitari e medici e poi ricovero in osservazione, dove la giovane dovrebbe rimanere fino a oggi. Le condizioni della 23enne a ieri sera erano discrete e la ragazza viene tenuta sotto controllo non tanto per l'attuale stato della sua salute, quanto per il fatto che - a oggi - non sembra essere mai avvenuta un'inoculazione di sei dosi di vaccino.
Un caso simile si è verificato nei mesi scorsi in Germania, ma in quel caso erano state cinque le dosi, mentre la sperimentazione Pfizer relativa al sovradosaggio si fermerebbe a quota quattro.
«Mia figlia - spiega la madre della giovane - si è recata all'appuntamento tranquilla. Dopo la puntura si è subito accorta che qualcosa non andava. Non nelle reazioni del suo corpo, quanto rispetto a quello che stava succedendo intorno a lei. Da quello che abbiamo ricostruito, il preparato non è stato diluito con la fisiologica come prevede il protocollo e per una serie di motivi che dovranno sicuramente essere chiariti, è stata iniettata a mia figlia l'intera preparazione. Adesso non resta che sperare che non ci siano reazioni avverse di particolare gravità».
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Maggio 2021, 12:45
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