Vaccino, i ritardi: «Mia madre ha 90 anni, sta nella Rsa ma ancora niente dose»

Vaccino, i ritardi: «Mia madre ha 90 anni, sta nella Rsa ma ancora niente dose»

di Simone Pierini

«Mia mamma ha 90 anni, è ospite di una residenza per anziani, isolata da mesi, e sta ancora aspettando il vaccino». A parlare è Manuela Lepre, cittadina romana preoccupata per un'attesa che sembra durare una vita. È solo una delle tante storie di vita reale che si inseriscono nel solco delle polemiche sul piani vaccini e sulla riduzioni delle dosi disponibili.
«Ci avevano detto che sarebbero arrivati la settimana scorsa, ma non abbiamo avuto notizie», racconta la donna, figlia di una signora invalida al 100% ospite presso le Suore Ospedaliere Della Misericordia (in zona Aurelia, Roma) di cui parla con emozione. «In questi mesi hanno fatto un gran lavoro, portando l'affetto che noi non possiamo dargli perché non possiamo vederla - aggiunge - comprendiamo le difficoltà ma chiediamo solo trasparenza, capire quando potrà avere il vaccino sperando che si confermino le persone come lei tra le priorità della nostra regione e di tutta Italia. In mancanza di informazioni rimaniamo sconcertati da questa situazione, magari è solo difficoltà organizzativa per i ritardi dei vaccini che vengono utilizzati per la seconda dose agli operatori sanitari. Per noi sapere qualcosa vale come una speranza».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Febbraio 2021, 08:29
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