Francesco, 50enne di Firenze, si era recato al pronto soccorso di Santa Maria Nuova perché aveva dolore al braccio. Dopo la visita, si è sentito dire che «non aveva nulla». Nei dieci giorni seguenti il dolore non era scomparso e dopo un ulteriore controllo, l'uomo ha avuto la conferma che non era sbagliato: si era rotto il radio, un osso del braccio. Il risultato? 50 euro di ticket, una scelta della clinica per dissuadere chi «intasa» l'ospedale.
Oltre al danno la beffa
Era arrivato dopo essere caduto durante una passeggiata a Mugello. La guardia medica, la domenica, gli ha detto di andare al pronto soccorso. Rientrato a Firenze si è recato a Santa Maria Nuova, dove però gli hanno spiegato che non c’era l’ortopedico di turno e lo hanno rimandato al giorno dopo. Il lunedì ha fatto la lastra, che non ha rivelato fratture. Solo a quel punto, Francesco ha scoperto che insieme al referto c’era il modulo per il pagamento del ticket, appunto da 50 euro.
La scelta della Toscana
La Toscana ha da tempo deciso di far pagare il ticket sulle prestazioni di pronto soccorso con codice 4 o 5, cioè quelle meno gravi. Dovrebbe servire a scoraggiare l’utilizzo di servizi di emergenza da parte delle persone con problemi banali, e così decongestionarli almeno un po’. Da sottolineare che la Regione ha incassato circa 3,3 milioni l’anno scorso. Le (tante) persone che hanno un’esenzione non pagano. Ma la norma più «strana» riguarda i traumi. Dovrebbero pagare il ticket quelli che non «esitino in sutura o immobilizzazione», come scritto sul sito dell’assessorato alla Salute. Ma chi sa, da subito, quali sono gli effetti di una caduta o trauma simile?
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Ottobre 2023, 09:59
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