LA GIORNATA

Taxi, sciopero in tutt'Italia contro l'aumento delle licenze, il ministro Urso: «Protesta incomprensibile»

Il ministro: «La riforma è in vigore con decreto da qualche mese e l'abbiamo presentata ai tassisti, ai titolari di Ncc e a tutti gli altri attori del settore»

Urso: " I sindaci pensino alle esigenze dei cittadini e dei turisti"

Lo sciopero proclamato «è poco comprensibile, una protesta un po' a posteriori» anche perchè «la riforma è in vigore con decreto da qualche mese e l'abbiamo presentata ai tassisti, ai titolari di Ncc e a tutti gli altri attori del settore».

Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy a Rai News 24 che ha anche sollecitato i comuni ad utilizzare la norma che prevede la possibilità di aumentare del 20% le licenze nei comuni con un aeroporto. «Il decreto è stato criticato da qualche sindaco perché prevede che tutte le risorse delle nuove licenze siano destinate ai taxisti della città, che vedono allargare il mercato, mentre prima questa soglia era fissata all'80%. Ma dico ai sindaci che in una fase di emergenza non si può fare cassa, ma bisogna dare le licenze per rispondere alle esigenze dei cittadini e dei milioni di turisti che stanno arrivando nella città, come i 40 milioni di pellegrini nel 2025 per il giubileo o dei turisti per Milano-Cortina. Se non lo fanno rischiano un effetto boomerang da questi eventi».

Il ministro durante la trasmissione ha ricordato i contenuti del decreto Asset. «La nostra riforma credo che sia più capace di compenetrare le diverse esigenze. Prevede la seconda guida per i taxi. Abbiamo inoltre permesso di ottenere anche la seconda licenza temporanea e questo consentirebbe a tutti i tassisti, anche in questo caso con una semplice comunicazione, una seconda licenza per due anni. Che è quello che ci serve per i grandi eventi. Poi ci sono i concorsi straordinari, in tutti i comuni con sede di aeroporti, possono fare concorsi straordinari fino al 20% di licenze. Lo si può fare comunicando semplicemente all'autorità di trasporti che ha 15 giorni per rispondere.

Ci avevano provato il governo Monti, Renzi e Draghi. Tutti hanno fallito, noi ci siamo riusciti».

Taxi, sciopero contestato da Assoutenti, ma per il Garante è regolare

«Con quale diritto il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, si permette di invocare l'intervento della Commissione di garanzia sugli scioperi e dei prefetti, per l'esercizio di un diritto costituzionalmente tutelato? Con quale diritto si permette di definire 'ridicole e senza alcun fondamento' le ragioni di colleghi, che Uritaxi stessa non condivide, ma rispetta? Perché non fa la stessa cosa per i continui scioperi del trasporto pubblico di linea? Perché non difende i consumatori dalle 'aggressionì tariffarie di multinazionali operanti nel trasporto di linea che quest'estate hanno operato a tariffe mediamente triple rispetto ai taxi? E si consideri che Uritaxi sarà una delle sigle che, insieme alla stragrande maggioranza delle sigle sindacali e dei tassisti, non aderirà allo sciopero». È quanto afferma il presidente nazionale Uritaxi in replica alle dichiarazioni del presidente dell'associazione dei consumatori. «Truzzi - prosegue Giudici - aveva già dichiarato mesi fa su una radio pubblica nazionale che quello dei taxi era un 'problema che deve essere sottratto alla clava della politicà: per darlo a chi. gli chiedemmo senza ottenere risposta? Questo signore ha idea di come funzionino la democrazia e la nostra Costituzione?». «Per fortuna - conclude il presidente Uritaxi - esiste un consumerismo ben più maturo, che non fa sciacallaggio sui temi dettati dall'agenda dei veri poteri forti dominanti, su basi completamente infondate - queste sì! - come dimostra anche l'ultima indagine Emg/Adnkronos che rileva un gradimento del servizio taxi in Italia del 71%».

Oggi tocca ai taxi: dopo lo sciopero di bus e metro che ieri ha causato pesanti pesagi, oggi è la volta dei tassisti che a livello nazionale incrociano le braccia. La protesta più visibile sarà quella inscenata davanti al ministero dei Trasporti. Uno sciopero definito «regolare» dal Garante in quanto in quanto «rispettosa della normativa vigente» che ricorda come non spetti all'Authority «valutarne le motivazioni».

«La causa scatenante è il Decreto Asset», sostiene l'Usb, denunciando come elemento negativo la possibilità di rilasciare fino al 20% di nuove licenze, «abrogando ogni norma che prevede una programmazione territoriale». Per la sigla sindacale «inopportuno è la definizione più elegante» per il Decreto.

«Ce ne renderemo conto quando con il più classico scaricabarile gli Enti Locali e il Governo si rimpalleranno le responsabilità dell'incremento delle licenze senza nessun dato concreto», avverte l'Usb.

Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si tratta, invece, di una protesta «poco comprensibile».

«Lo sciopero proclamato per domani da una sigla dei tassisti è una protesta un po' a posteriori, anche perché la riforma è in vigore con decreto da qualche mese e l'abbiamo presentata ai tassisti, ai titolari di Ncc e a tutti gli altri attori del settore», afferma il ministro. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Ottobre 2023, 11:39
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