Tatuaggi pericolosi: «Metalli nell'inchiostro», ecco cosa rischia la nostra pelle
di Domenico Zurlo
TATUAGGI 8 milioni di italiani hanno dei tatuaggi: ma almeno la metà di loro non sanno dei rischi legati a questo tipo di pratiche. Colpa di alcune leggi lacunose, oltre che dello scarso interesse per la sicurezza di chi si tatua la propria pelle.
Coprire la propria pelle con un tatuaggio, ad esempio, può ingannarci se abbiamo un melanoma: non riuscendo ad accorgerci della sua presenza, lo rileviamo solo quando la pelle sanguina, ma se si attende troppo ad individuarlo, se va in profondità può dare metastasi anche ad alcuni organi interni. Il problema nasce dai metalli contenuti nell’inchiostro, cancerogeni (come piombo, cobalto, cadmio) o un allergene come in nichel: chi ha un tatuaggio, senza mezzi termini, ha un metallo sotto pelle.
L’ultima moda sono i tatuaggi fluorescenti, già di tendenza nei Paesi anglosassoni e che in Italia stanno iniziando a prendere piede: a volte però gli inchiostri utilizzati non sono sicuri. Anzi, acquistarli su internet (con tanto di etichetta incompleta) è sconsigliato, tanto che il ministero della Salute stesso, in una comunicazione recente, ha lanciato un allarme su questi inchiostri dichiarandoli fuorilegge e pericolosi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Maggio 2018, 17:21
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