Sonia, uccisa dal compagno: «Dopo l'omicidio ha vegliato sul cadavere con il coltello conficcato in gola»

I due infatti stavano insieme da 15 anni e per parenti e amici la loro era una relazione normale

Sonia, uccisa dal compagno: «Dopo l'omicidio ha vegliato sul cadavere con il coltello conficcato in gola»

Prima la uccide, poi veglia sul suo corpo per ore, poi si suicida. Spuntano nuovi dettagli sull'omicidio di Sonia Solinas, la 49enne uccisa dal compagno martedì nella sua abitazione di Dormelletto, sul lago Maggiore. Il corpo della vittima potrebbe essere stato vegliato per ore dal convivente 37enne Filippo Ferrari. E' quanto emerge dai risultati dell'autopsia sulla salma della vittima fatta oggi all'ospedale Maggiore di Novara, su ordine della procura piemontese. 

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L'esame post mortem infatti ha ricalcolato l'orario di morte della donna facendolo risalire a poco dopo la mezzanotte, alcune ore prima rispetto a quanto ipotizzato inizialmente dagli inquirenti. Dal momento dell'aggressione mortale a quello in cui l'uomo è uscito di casa sarebbero trascorse molte ore durante le quali il 37enne è sicuramente rimasto in casa dove giaceva il corpo della 49ene immerso in una pozza di sangue e con ancora il coltello conficcato in gola, così come è stato trovato dai primi soccorsi.

L'arma del delitto, come emerso dall'autopsia, è un grosso coltello da cucina con una lama di 20 centimetri individuato dagli inquirenti. Con lo stesso coltello, il 37enne, che poi si è tolto la vita lanciandosi da un ponte con l'auto, ha sferrato alla compagna tre fendenti tra il collo e la parte alta del torace. Uno di questi le ha reciso la trachea, probabilmente impendendole di urlare. L'assassino avrebbe quindi vegliato il cadavere tutta notte prima di uscire di casa.

 

Dalle indagini dei carabinieri, Filippo Ferrari ha abbandonato l'abitazione solo alle 7,45 del mattino quando è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza  del vicino municipio. Poco dopo è avvenuto il suicidio dal ponte di San Bernardino Verbano. Sul corpo dell'uomo non è stata svolta un'autopsia ma solo un esame esterno e controlli ematici. E' ancora giallo sul movente: i due infatti stavano insieme da 15 anni e per parenti e amici la loro era una relazione normale, tra alti e bassi e mai turbata da episodi violenti né da tensioni fuori dalle normali dinamiche familiari. Si attendono più certezze nei prossimi giorni con gli esiti delle analisi tossicologiche che stabiliranno se l'uomo al momento del delitto fosse sotto l'effetto di qualche sostanza che ne abbia alterato lo stato psicofisico.


Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Maggio 2022, 15:24
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