Serena Fasan, l'ultimo disperato grido d'aiuto prima di morire

Serena Fasan, l'ultimo disperato grido d'aiuto prima di morire

Aiuto: un solo grido proveniente dall'appartamento in cui si è consumato un dramma ancora tutto da chiarire. Era la richiesta di soccorso di Serena Fasan, la farmacista di 37 anni, trovata senza vita dal compagno Matteo Piva mercoledì pomeriggio nel loro appartamento di Castelfranco Veneto (Treviso). Il grido è stato sentito da alcuni vicini, che però non ci hanno dato troppo peso, lungi dal pensare che al pianterreno della palazzina la donna fosse in fin di vita. Nella cameretta accanto il suo bimbo di 2 anni.

Secondo i genitori di Serena, Francesco e Laura, la loro figlia potrebbe essere stata colpita da un attacco epilettico, una tesi in parte avvallata dal medico legale che si sarebbe detto più dubbioso circa l’ipotesi che alcuni lividi presenti sul collo di Serena siano stati procurati dalla stessa 37enne durante la crisi che le è stata fatale. «Non sappiamo con certezza cosa l’abbia uccisa, so solo che era la figlia migliore del mondo», ha detto ieri il padre ai giornalisti.

Gli inquirenti sono convinti che quei segni siano frutto dei disperati tentativi di rianimazione praticati dal compagno di Serena - che l’ha trovata alle 18.15 di mercoledì, una volta rientrato in casa dopo l’allarme lanciato dal padre della farmacista, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con lei - e da un medico che è intervenuto in prima battuta e che abita nello stesso condominio.


Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Agosto 2021, 17:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA