Sciopero taxi, corteo a Roma: cori contro Draghi, fumogeni e petardi. «La licenza non si tocca»

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I taxi incrociano le braccia in tutta Italia. È scattato a mezzanotte lo sciopero di 48 ore indetto dalle auto bianche che protestano per chiedere al governo di stralciare dal ddl concorrenza l'articolo 10. Lo sciopero, fatte salve le fasce di garanzia, andrà avanti fino alla mezzanotte di domani.

Aeroporto di Fiumicino, «i taxi scartano i clienti». I conducenti rifiutano le corse brevi

Intanto a Roma, in piazza della Repubblica, si sono radunati i tassisti arrivati da tutta Italia e appartenenti a tutte le sigle sindacali perché la protesta, come loro stessi ribadiscono, è unitaria. Il corteo è partito intorno alle 11 in direzione piazza Venezia. Dai tassisti partono cori contro il premier Mario Draghi e il governo, petardi, fumogeni e bandiere con diversi slogan. Tra i cori riecheggia più volte sotto la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri «la licenza non si tocca, la licenza non si tocca».

 

«Non è ancora chiaro chi abbia inserito l'articolo 10 nel ddl concorrenza», sottolinea Carlo Di Alessandro di Federtaxi Cisal. E sull'incontro di ieri con la viceministra ai Trasporti Teresa Bellanova sottolinea: «Siamo pronti al confronto ma non alla delega in bianco al governo, è inaccettabile.

Vogliamo l'Intervento del Parlamento». E sull'ipotesi che oggi possa svolgersi un nuovo confronto aggiunge: «Non ci aspettiamo nulla, non c'è fiducia del governo».

Pochi taxi in aeroporto a Fiumicino

Pochi taxi in circolazione anche all'aeroporto di Fiumicino per lo sciopero oggi della categoria. La società Aeroporti di Roma ha predisposto personale nelle zone arrivi dello scalo per agevolare ed informare i passeggeri e turisti sui mezzi alternativi come treno e autobus per raggiungere le proprie destinazioni. Avvisi sono stati predisposti sui monitor di servizio nello scalo e sul sito di Adr. Le zone arrivi sono inoltre presidiate dalle forze dell'ordine, polizia, carabinieri e guardia di finanza.

Corteo anche a Torino

Corteo di 200 tassisti oggi nel centro di Torino, da piazza Vittorio a piazza Castello. contro il ddl Concorrenza. «Ora basta devono ascoltarci», grida un portavoce. In testa alla lunga colonna di auto uno striscione con la scritto ' Taxi Torinò e cartelli contro il premier Mario Draghi. «Il ddl concorrenza è un modo per affossare la categoria in favore delle multinazionali. Chiediamo lo stralcio dell'articolo 10 in quanto, dovesse passare, diventeremmo schiavi di algoritmi - spiegano i tassisti torinesi - Abbiamo licenze, e abbiamo fatto sacrifici per averle. Non vogliamo che tutto ciò venga distrutto per fare un favore alle multinazionali». Una delegazione dei tassisti è stata ricevuta in prefettura.


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Luglio 2022, 13:32
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