Aeroporto di Fiumicino, «i taxi scartano i clienti». I conducenti rifiutano le corse brevi

«Non ti ci porta nessuno ad Ostia»: i tassisti fanno scaricabarile e preferiscono i clienti diretti al centro di Roma per guadagnare di più

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di Mario Landi


«Non ti ci porta nessuno a Ostia», profezia di tassista. Triste ma tutto vero: accade all'aeroporto di Fiumicino, il principale scalo italiano, dove i taxi da sempre fanno il bello e cattivo tempo. Un esempio? In barba alle regole si rifiutano di accompagnare i clienti in quartieri vicini allo scalo: non solo ad Ostia ma anche Acilia, Mostacciano, Casal Palocco o Spinaceto.
Il motivo? Dopo aver fatto la lunga fila vogliono prendere il cliente con la tariffa piena per Roma Centro, almeno 50 euro, e lasciano a piedi tutti gli altri. Visto che per Ostia bastano appena 20 euro, meglio rifiutare di prendere a bordo alcuni clienti. Una vergogna.

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In un video esclusivo di cui Leggo è venuto in possesso, si vedono chiaramente le difficoltà di un passeggero che, sceso dall'aereo con bagaglio al seguito, cerca un taxi. Gli viene chiesto subito per dove e, alla risposta Ostia, si sente rispondere un no secco. Dal primo taxi e, a seguire, dagli altri in fila. «Ho registrato tutto perché la situazione è diventata insostenibile - racconta Giulio (il vero nome è un altro, ma per paura ha chiesto di essere protetto dall'anonimato), autore del video girato la sera del 22 giugno -.

Ostia è un quartiere del Comune di Roma eppure non si trova un taxi disponibile a portartici. Non è la prima volta che mi succede: vivo all'estero, ho i genitori a Ostia, e ogni volta, quando rientro a Roma, non so mai cosa mi aspetta. Praticamente quelli di Ostia sono cittadini romani di serie B».

Nel video si sentono chiaramente le risposte dei tassisti: «Non tocca a me», «Non ti ci porta nessuno ad Ostia» e ancora «Chiedi a quegli altri» dirottando i clienti sui taxi speciali per il Comune di Fiumicino. «Ma non posso prendere i taxi del comune di Fiumicino per un quartiere di Roma - continua Giulio - alla fine mi sono rivolto a due finanzieri che hanno intimato al tassista di farmi salire. Peccato che poi, una volta a bordo, il conducente si sia scatenato contro di me, tra insulti e minacce di lasciarmi a piedi, facendo finta di sentirsi male».


Già in passato Giulio ha dovuto discutere per avere un servizio che, in teoria, dovrebbe essere garantito: «Una volta purtroppo dovevo correre in ospedale per vedere un mio parente - racconta - ero rientrato a Roma proprio per quel motivo e non avevo tempo da perdere. Eppure anche in quell'occasione ho dovuto discutere. Qui sono i tassisti che scelgono il cliente, scartando una grande fetta di cittadini, tutti quelli delle zone limitrofe all'aeroporto. Bisogna discutere per tutto: anche per pagare con il pos. Hanno la macchinetta a bordo eppure non funziona mai. Risultato? Una volta un tassista mi ha addirittura portato al bancomat a prelevare i contanti. All'estero non esiste un trattamento del genere». Vedere il videodenuncia per credere.


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Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Luglio 2022, 15:39
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