Scherma, i due atleti azzurri accusati di stupro si autosospendono dalle gare: «Pressione mediatica troppo alta, ma siamo innocenti»

Nei confronti dei due giovani non sono state emesse misure cautelari

Scherma, i due atleti azzurri accusati di stupro si autosospendono dalle gare: «Pressione mediatica troppo alta, ma siamo innocenti»

di Redazione web

Lapo Jacopo PucciEmanuele Nardella, promesse della sciabola italiana, non parteciperanno alle imminenti competizioni sportive a seguito delle gravi accuse che hanno scosso il mondo della scherma. Secondo quanto riportato da Repubblica, i due atleti hanno optato per una autosospensione volontaria in risposta alle denunce di violenza sessuale mosse da una atleta 17enne delle giovanili uzbeke. La decisione, presa di concerto con i loro legali, riflette la volontà di distanziarsi dalle competizioni fino a quando non sarà fatta piena luce sulla vicenda. «La pressione mediatica è troppo alta», hanno spiegato i difensori di Pucci e Nardella, i quali sottolineano l'importanza di attendere gli esiti delle indagini in corso.

Il processo mediatico

La denuncia è stata presentata da un'atleta uzbeka di 17 anni, che ha raccontato di essere stata abusata durante un ritiro sportivo a Chianciano Terme nell'agosto dello scorso anno. La difesa insiste sull'innocenza dei due giovani, affermando che questi ribadiscono di non aver mai esercitato violenza.

Nel contempo, si denuncia un «processo mediatico» che sta mettendo a dura prova i due atleti e le loro famiglie.

Al momento, la Federazione Italiana Scherma non ha preso posizioni ufficiali, in attesa di sviluppi concreti dalle indagini preliminari condotte dalla Procura di Siena.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Marzo 2024, 08:27
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