Dopo il caso di Giuseppina Giuliano, bidella pendolare da Napoli a Milano per colpa degli affitti inaccessibili, arriva un'altra testimonianza da Pordenone. La storia però racconta un'altra difficoltà, ossia quella dei Millennials che non riescono a trovare un contratto di lavoro stabile.
Salvatore Sorrentino è un bidello precario, con contratto per 6 ore settimanali a 200 euro. Così, da 4 anni, tutte le settimane prende un treno da Napoli che lo porta in Friuli e alla fine del turno torna a casa.
Il racconto del bidello di Napoli
Salvatore Sorrentino lavora all’Isis Mattiussi-Pertini. Il suo contratto part-time, con le spese per il trasferimento, non gli permette di avere entrate.
«Completato il mio orario di lavoro settimanale torno a casa. Generalmente arrivo all’alba di domenica. Andata e ritorno percorro 1.600 chilometri a bordo di bus, treni o aerei», dice il ragazzo al Messaggero Veneto. «Da quattro anni faccio il pendolare per un giorno di servizio a settimana. A scuola, ogni sabato, i colleghi mi chiedono com’è andato il viaggio della speranza», racconta provando a sdrammatizzare.
«Se me la vedo brutta chiedo ospitalità a un collega a Cordenons per riposare qualche ore il venerdì notte. Succede quando arrivo a destinazione con qualche ora di anticipo. In questo caso le spese aumentano di 25 euro», conclude il ragazzo.
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— Leggo (@leggoit) January 25, 2023
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Gennaio 2023, 20:01
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